31 dicembre 2023

Capodanno

In questa lunga "Notte di Capodanno" Domitilla augura a tutti i lettori un 2024 sereno e aperto a ciò che è nuovo, buono, bello.


27 dicembre 2023

Libri sotto l'albero

Non tutti sono così fortunati e così creativi da potersi permettere un Albero di Natale realizzato con i libri; però confido che molti di noi abbiano trovato almeno un libro sotto il suo albero!
E la lettura è uno dei passatempi migliori, soprattutto durante le vacanze invernali, quando fuori fa freddo e scende presto la sera.
Pronti con il pile e la tisana?





20 dicembre 2023

Davanti al presepe

Procedendo, si soffermarono davanti al grande presepe allestito sull’ampio sagrato. Le tre statue a grandezza naturale, intagliate sommariamente nel legno chiaro, rappresentavano la Sacra Famiglia all’interno di una grotta.  Inginocchiata sulla paglia grezza, la Vergine teneva fra le braccia il Bambino; ma non lo stringeva al petto, lo porgeva davanti a sé, come per offrirlo al mondo. Accanto a Lei San Giuseppe, in piedi, guardava verso Domitilla e intanto indicava con una mano il piccolo Gesù, come per dirle: è a Lui che devi guardare, ragazzina.

[Da: Il capodanno di Domitilla, cap. 11]


Nella foto: il presepe allestito a Medjugorje, nella spianata antistante la chiesa.

18 dicembre 2023

Eccola qui, Domitilla!

 Ed eccola qui Domitilla, infreddolita nel cuore della notte, col berretto di lana calcato in testa (quel copricapo celeste e grigio, realizzato ai ferri da zia Clelia, orribilmente fuori moda ma caldissimo).

Eccola qui Domitilla, "fotografata" davanti alla chiesa di Medjugorje.  

Si presentava davvero così l’ampia spianata, in quel Tempo di Natale: «la facciata della chiesa illuminata, il grande presepe ligneo, l’enorme stella cometa che dominava la piazza con le sue lucine suggestive». 

[Da: Il capodanno di Domitilla, cap. 7]

Nella foto: la spianata antistante la chiesa di Medjugorje.

15 dicembre 2023

Domitilla a Radio Mater

Lunedì 11 dicembre 2023 in prima serata è andata in onda su Radio Mater un'intervista condotta da Nerella Buggio e don Michele Zoani.  
Partendo dalla presentazione de Il Capodanno di Domitilla, il dialogo con l'autrice ha spaziato parlando di adolescenti, adulti, educazione, e senso della vita.
La registrazione completa è disponibile al seguente link:



13 dicembre 2023

Fateli crescere con un libro

Simpatica la prima pagina del settimanale TuttoLibri  attualmente in edicola. Riporta un'immagine "natalizia" dell'illustratore francese Frédéric Pillot, e offre un consiglio a chi abbia a cuore l'educazione di bambini e ragazzi: "Fateli crescere con un libro".
Ovviamente dipende da quale libro si propone, ma in linea generale mi sembra un ottimo suggerimento...



28 novembre 2023

Prossimamente: Il Capodanno di Domitilla

 - Che fai per Capodanno?
Questa è la domanda che terrorizza Domitilla Tornabuoni, timida quindicenne alle prese con una proposta imbarazzante da parte di nonna Flo. 
- Un’amica mi ha invitata a fare un giro con lei all’estero – risponde evasiva.
In realtà si tratta di un pellegrinaggio. Proprio lei, che non entra in chiesa dai tempi della Prima Comunione! Se i suoi compagni lo scoprissero, Domitilla morirebbe di vergogna...
Costretta dalle pressioni familiari, la ragazza parte per un viaggio che inizia sotto pessimi auspici.
Sarà davvero il peggior Capodanno di tutta la sua vita?

Il Capodanno di Domitilla: da dicembre 2023 negli store on line e in libreria.






15 novembre 2023

Scrivimi dal confine

Era una bimba di appena cinque anni, Aimée, quando - nel 1915 - lasciò Parigi con papà e mamma, per raggiungere un paesino sperduto della Val d'Intelvi. La prima guerra mondiale già infuriava, e la tragedia raggiunse la piccola famiglia. La vita della bambina, poi adolescente e quindi giovane donna, è raccontata da Luca Saltini con un susseguirsi di sapienti flash-back.

Eh, sì: perché "Scrivimi dal confine" è ambientato in un presente - nel 1960 - in cui Aimée, cinquantenne realizzata e solida, intraprende un altro viaggio, raggiungendo la Repubblica Democratica Tedesca. Munita di documenti falsi, penetra in quel paese precluso agli occidentali per incontrare una persona che potrebbe rispondere ai suoi più struggenti "perché?". Il desiderio di capire il suo passato è più forte della  prudenza, e persino della paura.

Un po' romanzo storico, un po' romanzo di formazione, questo è un libro che si legge tutto d'un fiato; eppure meriterebbe di essere gustato con calma, perché è scritto con una maestria garbata e semplice che sa arrivare al cuore delle cose. Man mano che scorrevano le pagine, pensavo: "Ma davvero l'autore è un uomo?"; mi pareva sorprendente l'acutezza con cui ha saputo ritrarre in profondità la figura femminile della protagonista.

Vi offro una pagine delicata, in cui Aiméè, ormai donna e mamma, rivede il vecchio Ivano, che tanti anni prima era stato per lei - bimba già tanto ferita dalla vita - riferimento e rifugio.

Aimée rimase in silenzio. Lo guardò con molta tenerezza, sentendosi piena dell'affetto per quel vecchio. [...] 
Non disse niente. Tornò ad appoggiare la testa sulle gambe di Ivano, che si era seduto un'altra volta. Restò così, a sentire la sua mano calda sulla nuca e le risate dei bambini che davano da mangiare alle galline. Il tempo pareva essersi fermato, come se la storia avesse cessato di accadere, il mondo non dovesse più andare avanti, gli uomini avessero raggiunto la loro meta. Ogni necessità era sospesa. Esisteva soltanto la pienezza di quel momento, dove le loro vite avevano trovato un luogo per riposare, potevano perdersi nella semplicità dello stare insieme, ascoltare i ricordi, sentire il calore della reciproca vicinanza. I loro cuori erano placati, come accade nella vita solo quando si riesce a raggiungere ciò per cui si è fatti. Per il vecchio era quello il momento e, nella sua esistenza lunghissima e fortunata, ebbe anche la gioia di sperimentare quella pienezza. Ne fu grato al Cielo, come di tutto il resto. Per Aimée era soltanto una tappa, ma gustare la pace le diede un equilibrio che la rese ancora più forte. Non ci pensava, in quel momento. Si limitava a farsi ristorare dalla presenza di Ivano e dalla gioia di averlo ritrovato.


09 novembre 2023

Stringi la mia vita

Anno 1958. La giovane crocerossina Etty lascia la sua cittadina di provincia nella piana pavese per recarsi a New York in servizio presso l'ospedale Mother Cabrini. Vi dovrà rimanere per un intero anno. 
Porta con sé un bagaglio leggero, e la solida consapevolezza di fare la cosa giusta. Lascia invece in Italia Carlo, fidanzato storico, che dovrà attendere pazientemente il suo ritorno.

In "Stringi la mia vita", ispirato fedelmente a una storia vera, Maria Giovanna Fantoli narra con delicatezza la storia di una giovane donna in perenne equilibrio tra senso del dovere e timore di sbagliare,  tra slancio verso gli altri ed esigenze del cuore. Un equilibrio difficile, ma gestito con determinazione e generosità anche di fronte alle scelte più difficili.

Quando le viene proposto un servizio estremo, di assistenza ai condannati a morte che hanno offerto la loro vita per sperimentazioni scientifiche, Etty prende sul serio quella che ha tutta l'aria di una chiamata.

Etty era consapevole che avrebbe respirato veleni, assorbito raggi pericolosi per la sua salute e curato l'incurabile ma aveva deciso che il Signore la chiamava lì, ai confini di esistenze che, per il filo sottile della libertà ancora persistente e soprattutto perché amate da Dio, erano e sarebbero state fino all'ultimo pienamente umane. Quei poveretti si apprestavano a compiere un sacrificio per altri uomini come loro, riscattando in un solo attimo una vita macchiata di omicidi e violenze di ogni genere, subite e commesse.
E di lei che ne sarebbe stato?

L'anno successivo Etty viene convocata nel Comitato Sanitario delle Olimpiadi di Roma. Ecco un nuovo bivio: accettare la proposta e intraprendere una nuova missione umanitaria, o tornare subito a casa e sposare il povero Carlo che sta quasi perdendo la pazienza? La scelta è soffertissima, ma Etty non è mai sola: ha intorno a sé preziosi amici con cui confrontarsi, e dentro di sé una profonda relazione con Dio.

Ogni capitolo di questa storia è attraversato da un vivido senso di Provvidenza, spesso nascosta ma sempre operante. Fin dalle prime pagine ho pensato: qui si respira aria da "Promessi Sposi". In seguito, conoscendo l'autrice, ho scoperto che il suo scrittore di riferimento è il Manzoni. Ecco, tutto si spiega.

In "Stringi la mia vita" c'è molto dolore, dunque, ma anche una gran ricerca di senso, che nulla toglie alla vertigine, ma indica una direzione in cui guardare. E spiega bene il titolo.

Di fronte al dolore si è sempre su un crinale pronti a cadere nell'abisso o a spiccare il volo. Che sia l'una o l'altra cosa dipende dal dire o no: «Signore, stringi la mia vita, afferra la mia mano e salvami».
 



02 novembre 2023

I libri che vorrei leggere

 Quanti appassionati alla lettura possono fare propria
questa simpatica vignetta trovata in rete?



20 ottobre 2023

La sua voce: una bella chiacchierata

Il 17 ottobre 2023 a Torino, presso la Parrocchia di San Pellegrino, ha avuto luogo la presentazione del romanzo La sua voce (recensito qualche giorno fa in questo blog). Era presente l'autrice - Elena Visconti - intervistata da Laura Blandino.
L'evento, organizzato dall'Associazione Newman, è stato registrato; il video è disponibile su Youtube:




13 ottobre 2023

La sua voce

La scrittrice esordiente Elena Visconti narra in "La sua voce" la storia di una giovane donna impiegata in un call center. 
Un giorno, fra le tante voci che ascolta, Giulia ne incontra una diversa da tutte le altre. Lei non è una ragazza superficiale, tende sempre a riflettere prima di compiere un’azione. Invece questa volta, pur dopo tante esitazioni, seguirà il suo istinto e richiamerà lo sconosciuto. Inizieranno a sentirsi al telefono quasi tutte le sere, e il rapporto fra loro diventerà sempre più trasparente e intenso.

Il romanzo è lieve, scorrevole, a tratti ingenuo; eppure riesce a sfiorare temi importanti, offrendo con delicatezza spunti di riflessione: l'amicizia, la famiglia, l'importanza di sentirsi voluti bene, la capacità di guardare il lato positivo delle cose.
E - come in filigrana - tutto il romanzo è percorso dal tema dell'attesa, che arricchisce la vita e rende acuto lo sguardo.

«Sai, mi fai venire in mente un brano di un romanzo che ho letto qualche giorno fa» lo interruppe Giulia. «Raccontava di una ragazza che era andata in stazione a prendere un'amica che non vedeva da tempo e si è sorpresa a cercarla in mezzo alla folla come si cerca una cosa che si attende da tanto tempo, col collo tirato e il cuore in gola. Se uno, commentava l'autore di quel brano, è in attesa riconosce subito ciò che può colmare la propria attesa.»



11 ottobre 2023

Giornata mondiale delle ragazze

Oggi si celebra la Giornata Internazionale delle bambine e delle ragazze, istituita dall'ONU per porre l’attenzione sui diritti delle donne - in particolare delle più giovani - in tutto il mondo.  Il tema è serio e delicatissimo, soprattutto se pensiamo ai contesti più estremi: sfruttamento, violenze, abusi, indigenza, istruzione inaccessibile, sanità negata. Ma anche nel nostro Occidente "sazio" il tema è di attualità.

Non penso sia solo una questione di "diritti", o di "emancipazione". Il mio desiderio è che tutte le adolescenti abbiano la possibilità di guardare con tenerezza se stesse, e con fiducia il proprio futuro. Senza sentirsi in dovere di calpestare la propria interiorità, pur di essere all'altezza dei modelli che il "mondo" vorrebbe imporre loro.

Io ho molto a cuore le bambine e le ragazze; tant'è vero che - spontaneamente - ho sempre fatto di loro le protagoniste delle storie che ho avuto la gioia di scrivere.
  • Penso a "La camera bella", con la dolce Chiara e la vivace Cecilia, circondate dalle loro amiche nella cornice suggestiva della Val Favero.
  • Penso a "Tempo di cose nuove", in cui Paola - ragazzina timida che si sente sempre fuori posto - vive una preziosa esperienza di crescita e di rinascita..
  • Penso a "Il velo dorato", in cui la giovane nigeriana Adaora, pur ferita dalla vita, è pronta a ricominciare da zero perché desidera profondamente un esito di felicità per sé, e soprattutto per il suo bambino.
  • Penso a "Nori" e al suo incontro decisivo con Lucia, inizio di un'amicizia in grado di scaldare il cuore, e far germogliare uno sguardo nuovo sulla realtà.
  • E penso a lei, la giovanissima protagonista del nuovo romanzo che presto vedrà la luce 💙


09 ottobre 2023

Il suo nome era Neve

Donne o bambine di nome Neve, nella vita reale non ne ho incontrate mai. Nelle pagine dei romanzi, invece, più di una.  Evidentemente questo nome, poetico ed evocativo, esercita sugli scrittori un fascino non indifferente. Me ne vengono in mente almeno tre, che ho letto con piacere.

"La casa sull'argine", romanzo d'esordio di Daniela Raimondi, racconta la storia della famiglia Casadio: una saga che si snoda attraverso due secoli di storia lungo il grande fiume, nel paesaggio suggestivo della pianura emiliana. 
Nella saga, Neve è un personaggio centrale: è la bimba che viene alla luce durante una potente grandinata estiva (quando il paesaggio sembra coperto di neve, appunto); è la ragazzina che emana un dolce profumo quando è gioiosa; è la donna che sposa il ragazzo dei suoi sogni e mette al mondo molti figli, ma non sarà mai veramente felice. Sullo sfondo, l'oscura profezia che Viollca, bisavola zingara, lesse nei tarocchi molti decenni prima.

Con "Isola di Neve", Valentina D'Urbano conduce il lettore nell'isola di Novembre, sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella - Santa Brigida - dove sorge un vecchio carcere abbandonato. Qui, all'inizio degli anni '50, una diciassettenne di nome Neve conduce la sua vita aspra e difficile: un padre violento, tanta miseria, dure giornate di lavoro. 
Ma un giorno accade l'imprevisto: un nuovo prigioniero viene condotto nel carcere di santa Brigida. Per Neve sarà l'inizio di un'avventura elettrizzante e drammatica, che cambierà per sempre la sua vita. E che finirà col riverberarsi nella vicenda umana di un giovane dei giorni nostri, approdato in quelle isole molti decenni dopo.

Infine, ricordo "Storia di Neve", romanzo fantasy con cui Mauro Corona racconta la storia dell'unica bimba nata in un paesino fra i monti durante il rigido inverno 1919. La piccola rivela subito poteri speciali: ha una straordinaria resistenza al gelo, e con il semplice tocco della sua manina è in grado di guarire anche i malati. Neve, in realtà, è la "parte buona" della orripilante strega Melissa, guardiana di un terribile inferno di ghiaccio.
Sembra una sorta di favola noir, eppure conserva il sapore del realismo più crudo: la natura impietosa ma bellissima, la quotidianità del paesino di montagna, l'avvicendarsi delle stagioni, le miserie umane, e talvolta qualche pennellata di poesia.


19 agosto 2023

Sai quei romanzi...?

Turista a Roma, decido di utilizzare la metropolitana per spostarmi da un luogo all'altro della Città Eterna. Giunta presso una delle tante stazioni sotterranee, rimango colpita da un cartellone pubblicitario. A caratteri cubitali dice:

SAI QUEI ROMANZI
CHE LEGGI UNA RIGA E RIDI,
LEGGI QUELLA DOPO E PIANGI,
E INTANTO CAPISCI 
DELLE COSE SU DI TE?

Sì, ho presente. Non me ne vergogno: amo le storie che sanno scompigliare le mie emozioni, e far affiorare la parte più profonda e viva di me.
Di solito i libri comici non mi fanno affatto ridere, e quelli strappalacrime raramente mi fanno piangere; invece certi romanzi che sento "veri" riescono a smuovermi fino all'ilarità, o a farmi pizzicare il naso...



30 luglio 2023

Amicizia

È trascorso esattamente un anno da quando Nori ha fatto la sua comparsa nelle librerie e negli store on line. E proprio oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Amicizia. 

Una coincidenza casuale, ma non banale: perché se c'è un'esperienza che ha inciso profondamente nella vita di Nori, è proprio il suo rapporto con Lucia. 

«Mi resi conto che non avevo mai vissuto l’esperienza di una vera amicizia, fino ad allora» ricorderà Nori, ormai adulta; poi aggiungerà: «E forse anche per Lucia il nostro legame era qualcosa di inatteso. Le volevo sempre più bene, come a un’altra me stessa. O meglio: come alla parte “buona”, seria, profonda di me».

Grazie alle lettrici e ai lettori che in questo anno si sono lasciati coinvolgere dalla vicenda umana della nostra Nori.



28 luglio 2023

Libri in valigia

Oggi mio figlio ha fatto un salto in biblioteca; ogni tanto ci ritorna volentieri, perché proprio lì ha lavorato per un intero anno nell'ambito del servizio civile da poco concluso. E per lui si è trattato di una bellissima esperienza (passione di famiglia, la lettura!).
Ne ho approfittato per chiedergli di restituire da parte mia alcuni volumi che avevo in prestito, e nel contempo scegliere per me qualche altro libro (scorrevole ma non banale) da leggere durante le ferie ormai imminenti.
- Hai preferenze?
- Fai tu, conosci bene i miei gusti; mi fido.
È tornato con tre romanzi che mi incuriosiscono: mi è bastata un'occhiata alle alette di copertina per provare il desiderio di leggerli, nel relax delle prossime settimane...

Valentina Urbano
Isola di Neve
«Sullo sfondo suggestivo e feroce di un’isola tanto bella quanto selvaggia, una storia indimenticabile. Con la travolgente forza espressiva che da sempre le è propria, Valentina D’Urbano intreccia passato e presente in un romanzo che esalta il valore e la potenza emotiva dei ricordi, e invita a scoprire che, per essere davvero se stessi, occorre vivere il dolore e l’amore come due facce di una stessa medaglia».

Giuseppina Torregrossa
Cortile Nostalgia
«Con un romanzo corale e pieno di vita, Giuseppina Torregrossa racconta la necessità innata di essere accolti in un abbraccio: quello di una madre, un marito, un amico, o una città che sappia tenere aperte le porte anche nella notte».

Santi Laganà
Anno Mille. L'inizio della fine
«A.D. 963. Roma vive uno dei momenti più tragici della sua storia infinita. [...] Tutto attorno è rovina: la città agonizza, le campagne sono abbandonate alle violenze e ai soprusi di bande di ogni risma, non esistono regole, e sopravvivere è sempre più il primo comandamento per tutti; per molti l'unico. Perché questo è solo l'inizio della fine di un mondo che non sarà mai più lo stesso». 



15 luglio 2023

Speciale estate

Il settimanale TuttoLibri in edicola oggi offre in copertina l'immagine delicata di un ragazzino che legge. È seduto in riva al mare, gambe incrociate e un libro in grembo. Intorno a lui, sparpagliati sulla sabbia sottile, oggetti da spiaggia e qualche animaletto curioso. Anche il polpo e il granchio leggono libri in miniatura. Fra le onde, i pesci fanno capolino e osservano il ragazzo assorto in lettura. 

È un'illustrazione semplice, quasi infantile, eppure cattura la mia attenzione: sa di silenzio, riposo, e viaggi del pensiero.

Che bella, una estate così!

Auguro a tutti i ragazzi buone vacanze, in compagnia di libri imperdibili.



28 giugno 2023

Biblioteca: un luogo assolutamente incredibile

In effetti, come dar torto a Linus? È incredibile che possa esistere un luogo simile: dove «se vuoi prendere a prestito un libro, basta che tu vada là dentro e dica quale vuoi, e loro te lo lasciano portare a casa!».

Gratis? Assolutamente gratis!

Se vuoi, puoi anche gironzolare tra gli scaffali, sfogliare i volumi che catturano la tua attenzione, fermarti a leggere o a studiare. Godendoti il calduccio d'inverno, o il fresco d'estate. 

Gratis? Assolutamente gratis!

Se desideri un'informazione o un consiglio, puoi parlare con il bibliotecario: un tipo competente e gentile, che è lì apposta per te.  

Gratis? Assolutamente gratis!

«Viene da chiedersi cosa ci sia sotto», dice Linus. E invece, è davvero una splendida opportunità alla portata di tutti...





16 giugno 2023

Rigenerandosi nella natura

In questi giorni di inizio estate è bello concedersi - se e quando possibile - una passeggiata all'aria aperta, a contatto con la natura. Talvolta basta una semplice gita fuori porta per respirare a pieni polmoni, e ripulire un po' i pensieri.

«Fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende - dice Papa Francesco - impariamo a sostare, a spegnere il telefonino per guardare negli occhi le persone, a coltivare il silenzio, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio».

Nel 19° capitolo di Nori, l'amica Lucia fa proprio questa esperienza...

Il mercoledì successivo Daniele aveva la giornata libera, e propose a Lucia un’escursione nell'entroterra. Partirono con lo zaino in spalla, al mattino presto, e tornarono solo al tramonto. Lucia era sfinita e raggiante; sembrava persino più bella, con le guance colorite e gli occhi sfavillanti.
– Com'è andata? – le chiesi quella sera, accoccolandomi sul letto.
– È stato meraviglioso. 
– Daniele?
– No, il trekking. Abbiamo camminato in quota più di sei ore: uno scorcio dietro l’altro, tra sentieri e falesie, col mare sempre accanto… e qua e là, profumo di mentuccia. Che tipo in gamba Dio, a creare posti così!



09 giugno 2023

Come nascono i bambini

Avevo sette anni quando ricevetti in dono un libro bellissimo che raccontava "Come nascono i bambini". Edito da Mondadori, scritto da A.C. Andry e S. Schepp, illustrato da B. Hamilton, alternava testi semplici e immagini immediate.

«Questa è la tua storia. Ti sei mai chiesto da che cosa si sviluppa e prende forma un bambino? Hai mai pensato a come nasce?» 

Secondo le migliori tradizioni didattiche il libro iniziava parlando dei fiori, delle galline, dei cani; ma quando approdava al grande tema della vita umana riusciva a farlo con una semplicità, un'esattezza e una delicatezza meravigliose.

«Gli spermatozoi, che vengono dai testicoli del papà, sono introdotti nel corpo della mamma per mezzo del pene. Il papà e la mamma si distendono vicini e il papà fa entrare il suo pene nella vagina della mamma. Compiendo questi gesti che permettono loro di far nascere un nuovo bimbo, il papà e la mamma esprimono tutto il loro reciproco amore».

Il piccolo lettore seguiva l'avventura dell'uovo che lasciava l'ovaia, dello spermatozoo che riusciva a fecondarlo, dell'embrione che si sviluppava piano piano nel grembo della mamma. E poi il bimbo nasceva, il cordone ombelicale veniva tagliato...

«In questo modo nasce una famiglia: un papà, una mamma ed un bambino».  Fino all'ultima pagina: «In questo modo tu sei nato. Così è cominciata la tua vita. Nell'uovo della mamma non c'eri ancora, e neppure c'eri nello spermatozoo del papà. Ma quando l'uovo e lo spermatozoo si sono uniti, hai cominciato ad esistere. E così è accaduto per tutti i bambini di questo mondo».

In questi giorni ho ripreso in mano quel libro, sfogliato mille volte quand'ero piccola, e poi utilizzato trent'anni dopo coi miei figli bambini. Vi ho riscoperto la stessa freschezza di allora. Permettetemi di offrirvi una breve carrellata delle illustrazioni più belle...













17 maggio 2023

Salone Internazionale del Libro 2023

Si aprirà domani presso Lingotto Fiere il XXXV Salone Internazionale del Libro di Torino. Dal 18 al 22 maggio si potrà davvero dire che... "la lettura è un'avventura"!

Nello stand P09 del Padiglione 3 sarà presente LFA Publisher, la Casa Editrice che ha pubblicato Nori, rendendo realtà il piccolo grande sogno della sua autrice.



11 maggio 2023

Non smetteremo di esplorare

La serie televisiva Un passo dal cielo ha voluto concludere il finale di stagione con una citazione di Thomas Stearns Eliot; frase a dire il vero abbastanza celebre, e citata spesso qua e là come aforisma.

In realtà appartiene a uno dei Quattro quartetti, Little Gidding. Eliot scrisse quei versi nel 1942, in una Londra devastata dalla guerra, citando le "rivelazioni" di una mistica medievale (Giuliana di Norwich): 
«E tutto andrà bene. Ogni sorta di cosa sarà buona»

Ottimismo? No: consapevolezza di un bene, nell'orizzonte di un Amore capace di salvare tutto.
Permettetemi di offrirvi la lettura dell'intero brano:

Con la spinta di quest’Amore e la voce di questo richiamo  
Non cesseremo di esplorare 
E alla fine di una nostra esplorazione 
Arriveremo là donde partimmo 
E per la prima volta conosceremo il luogo. 
Oltre il cancello ignoto e ricordato 
Quando l’ultimo lembo di terra da scoprire 
S’identifica ormai con l’inizio; 
Alla sorgente del fiume più lungo 
La voce della segreta cateratta 
E i fanciulli tra il fogliame del melo 
Non conosciuti, perché non cercati, 
Ma uditi o semiuditi nel silenzio 
Che separa due onde del mare, 
Presto ora, qui, ora, sempre — 
Una condizione di assoluta semplicità 
Che non costa meno di tutto -
E tutto andrà bene 
Ogni sorta di cosa sarà buona 
Quando lingue di fiamma si uniranno 
Nel coronato nodo di fuoco 
E il fuoco sarà uno con la rosa.



08 maggio 2023

L’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia

Luis Sepúlveda, ne "Il vecchio che leggeva romanzi d’amore", dice del protagonista:

«Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia».

Antonio José ha imparato a leggere con enormi difficoltà, eppure adesso, alla sera della sua dura vita, trova piacere e conforto nei libri. Soprattutto nei romanzi d'amore, «dove i personaggi soffrivano e mescolavano la felicità con le sofferenze in modo così bello, che la lente d’ingrandimento gli si appannava di lacrime».



23 aprile 2023

Giornata mondiale del libro

La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore nasce sotto l'egida dell'UNESCO nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright. Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.

Il libro e la lettura rappresentano un mezzo di approfondimento e di conoscenza, sono strumento di informazione e di apprendimento culturale, entrambi oggi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione, del cambiamento e del diverso. La lettura, che consiste anche in un piacere ineguagliabile per gli appassionati, ci consente di entrare in mondi, vite e tempi diversi e ci dà la possibilità di avvicinarsi a esperienze e realtà lontane dalla nostra, accrescendo così la nostra conoscenza e la consapevolezza di quanto il mondo che ci circonda sia poliedrico.
  
[Fonte: il sito dell'Unesco]



18 aprile 2023

Tutto chiede salvezza

Ho fatto un esperimento inusuale per me: nello stesso periodo ho letto un romanzo, e guardato una serie tivù tratta da esso. Il risultato mi ha piacevolmente sorpresa: la trasposizione televisiva, pur aggiungendo personaggi e vicende utili all'efficacia della sceneggiatura, è rimasta sostanzialmente fedele allo spirito del romanzo, rendendone appieno la drammaticità. 
In un soffocante mattino estivo, un ragazzo di vent'anni si risveglia ricoverato in ospedale. Com'è finito lì? Lo scopre poco più tardi, quando gli viene comunicato che è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.
Nel suo "Tutto chiede salvezza" Daniele Mencarelli accompagna il lettore in un viaggio negli abissi della mente umana; e nello stesso tempo scandaglia il bisogno di senso, di felicità - di salvezza, appunto - che tormenta il cuore di ogni uomo.
Vi offro una pagina che esprime in modo pregnante la drammaticità di questa sete.

"Oggi pomeriggio passa tuo fratello con qualche cambio, t'ho preso un po' de biscotti e de succhi de frutta, te serve altro?"
Mi piacerebbe dire a mia madre ciò che mi serve veramente, sempre la stessa cosa, da quando ho urlato il primo vagito al mondo. Quello che voglio per tanto tempo non è stato sempre semplice da dire, tentavo di spiegarlo con concetti complicati, ho trascorso questi primi vent'anni di vita a studiare le parole migliori per descriverlo. E di parole ne ho usate tante, troppe, poi ho capito che dovevo procedere in senso contrario, così, di giorno in giorno, ho iniziato a sfilarne una, la meno necessaria, superflua. Un poco alla volta ho accorciato, potato, sino ad arrivare a una parola sola. Una parola per dire quello che voglio veramente, questa cosa che mi porto dalla nascita, prima della nascita, che mi segue come un'ombra, stesa sempre al mio fianco. Salvezza. Questa parola non la dico a nessuno oltre me. Ma la parola eccola, e con lei il suo significato più grande della morte.
Salvezza. Per me. Per mia madre all'altro capo del telefono. Per tutti i figli e tutte le madri. E i padri. E tutti i fratelli di tutti i tempi passati e futuri. La mia malattia si chiama salvezza, ma come? A chi dirlo? 
O forse questa cosa che chiamo salvezza non è altro che uno dei tanti nomi della malattia, forse non esiste e il mio desiderio è solo un sintomo da curare. A terrorizzarmi non è l'idea di essere malato, a quello mi sto abituando, ma il dubbio che tutto sia nient'altro che una coincidenza del cosmo, l'essere umano come un rigurgito di vita, per sbaglio. 
"No mamma, non me serve nient'altro, te sta tranquilla me raccomando, va bene?"


25 marzo 2023

Top ten

Curiosando fra le statistiche del blog, ho scoperto quali sono i dieci post più cliccati di sempre; quelli cioè che hanno avuto più accessi, e che quindi – con ogni probabilità - si riferiscono ai libri/brani più amati dal pubblico.
Ecco a voi la TOP TEN: degustate in libertà!
  1. Marcovaldo
    Raccolta di novelle nate dalla penna geniale di Italo Calvino: le disavventure di un personaggio cui le cose vanno sempre male, ma che ogni volta si rialza. 
  2. La lancia di Longino
    Uno fra i più riusciti romanzi storici di Louis De Wohl: il giovane centurione romano Cassio Longino, di stanza a Gerusalemme ai tempi del procuratore Pilato, diviene suo malgrado spettatore dei fatti drammatici che cambieranno per sempre il volto della Storia. 
  3. La leggenda del santo bevitore
    Romanzo di Joseph Roth, grande storia di inaspettata redenzione, che si dipana attraverso una serie interminabile di nuove cadute e continue distrazioni.
  4. L’ombra del Padre
    Lo scrittore polacco Jan Dobraczynski ricostruisce in forma romanzata la figura di San Giuseppe.
  5. È quasi Natale, Charlie Brown!
    Raccolta di tavole disegnate da Charles M. Schulz nel 1970: Snoopy e i suoi amici raccontano il Natale, con tocchi di profondità talora sorprendenti.
  6. Ad occhi storti il volto della verità può apparire un ghigno
    Una pagina indimenticabile tratta da J.R.R. Tolkien - Il signore degli Anelli - Le due torri.
  7. Cibo per la mente
    Citazione dotta da parte del bracchetto Snoopy. 
  8. Cani perduti senza collare
    Romanzo in cui lo scrittore francese Gilbert Cesbron descrive l’esistenza di alcuni ragazzi in un istituto di correzione, nell’immediato dopoguerra.
  9. Non innamorarti di una donna che legge
    Celebre poesia della scrittrice dominicana Martha Rivera-Garrido; davvero una donna che legge è così pericolosa per un uomo?
  10. Ciò che inferno non è
    Alessandro D’Avenia racconta la storia dell'amicizia tra un adolescente e padre Pino Puglisi, il sacerdote siciliano poi assassinato dalla mafia.


24 marzo 2023

La Notte dei Pupazzi

Questa è stata una notte davvero speciale, nella Biblioteca Civica Pablo Neruda di Grugliasco. È stata la "Notte dei Pupazzi".

Ieri decine di bimbi hanno portato in biblioteca i loro pupazzi preferiti, e li hanno affidati ai bibliotecari.

Durante la notte i pupazzi hanno fatto amicizia tra loro, hanno sfogliato volumi su volumi, hanno scelto i libri preferiti. I bibliotecari li hanno fotografati,  e hanno inviato le immagini ai loro padroncini.

Oggi i bimbi torneranno in biblioteca. Ognuno di loro riabbraccerà il proprio pupazzo, e prenderà in prestito il libro scelto per lui.

La lettura è un'avventura!!!!

(A tutte le età)



21 marzo 2023

Primavera

Per essere precisi, la primavera è iniziata ieri (nell'emisfero boreale l'equinozio ha avuto luogo alle 21:24 del 20 marzo). Ma noi non sottilizziamo, e oggi ci lanciamo in un caloroso

in compagnia di Nori, lieta per l'affacciarsi della bella stagione.

...Un mattino fui svegliata dal cinguettio allegro e insistente dei passeri che si erano dati appuntamento sul davanzale della mansarda, e mi accorsi che la primavera stava per arrivare. Poi, sui rami spogli degli alberi sul viale spuntarono piccole gemme, preludio dell’imminente fioritura. Le giornate si stavano allungando, e l’aria s’intiepidiva. 
Proprio in quei giorni tirai fuori dal garage il motorino: la brutta stagione era finalmente terminata... 





19 marzo 2023

19 marzo, festa del papà

Provo un moto di tenerezza - confiderà Nori, ormai adulta - ricordando mio padre e l'affettuosa tenerezza che c'era fra noi. Io ero la sua principessa, e lui il mio re.

Non è mai stato un padre perfetto, Lorenzo D'Agostino (ma siamo sinceri: quale padre, o quale madre, potranno mai dirsi genitori perfetti?). Eppure il suo rapporto con la figlia si è mantenuto vivace e profondo, anno dopo anno, nonostante le debolezze e le superficialità di entrambi. Segno che la fragilità non ha mai l'ultima parola.

Vi offro con piacere la pagina che racconta una piacevole "vacanza a due" di Nori adolescente con il suo papà.

Era giunto il momento delle nostre vacanze insieme: quell’anno la meta del nostro viaggio fu l’isola di Creta. Grazie all’aiuto di un buon tour operator papà organizzò molto bene le due settimane, con il giusto equilibrio tra visite guidate ai luoghi di interesse archeologico, e momenti di relax sulle belle spiagge dell’Egeo. Mi piaceva viaggiare con lui: era sempre di buon umore, e riusciva a trovare un aspetto positivo (o per lo meno divertente) anche nei piccoli disguidi che durante una vacanza potevano sempre capitare. Durante le visite guidate ascoltava con curiosità, anche se la sua modesta cultura storico–artistica non gli consentiva di apprezzare appieno ogni dettaglio; a Cnosso si guardava intorno con lo stupore di un bambino, e il suo entusiasmo finì per contagiare anche me.
Mi ero sempre chiesta come potesse essere così solare, un uomo che lavorava ogni giorno in un’impresa di pompe funebri. Se io avessi avuto a che fare costantemente con persone defunte e parenti devastati dal dolore, avrei perso ogni capacità di sorridere. Invece mio padre coltivava un inspiegabile ottimismo, e lo nutriva con l’attenzione per le piccole cose; come se la consuetudine con la morte lo avesse reso più sensibile alla vita.
– E tu sei felice, papà? – gli chiesi l’ultima sera, durante la cena in un ristorantino tipico in riva al mare.
– Come potrei non esserlo? Guardati intorno! – rispose, tra il serio e il faceto. E con un ampio gesto della mano indicò la spiaggia al chiaro di luna, i lampioncini colorati accesi accanto a ogni tavolo, il vassoio colmo di souvlaki e gyros pita. Intorno a noi, gli altri avventori cenavano chiacchierando fitto fitto; di tanto in tanto qualcuno alzava lo sguardo e ci osservava con curiosità non sempre benevola. Parevano pensare: “Guarda quel tizio maturo che se la fa con una ragazza così giovane; non si vergogna? Potrebbe essere suo padre!”. La brezza della sera ci portava il profumo del montone alla brace.
– Non scherzare, pa’. Dico sul serio. 
– Anch’io dico sul serio. La vita mi ha dato molto finora. Innanzi tutto… te!
– Lo pensi davvero?
– Certo: sei la figlia migliore che ho.
– Stai scherzando di nuovo!
– No, lo penso davvero: sei bellissima, principessa. E sei anche simpatica, intelligente e molto più saggia di com’ero io alla tua età. Non riusciamo mai a trascorrere molto tempo insieme, ma sappi che quando ti vedo mi sento un padre molto, molto fortunato.
Il suo sguardo ridente era così affettuoso e sincero, che quasi mi commossi.


16 marzo 2023

I Peanuts e i libri

Gli impareggiabili Peanuts, nelle strisce uscite dalla penna di Charles M. Schulz, sono spesso alle prese con i libri. Ho raccolto qui per voi alcune vignette deliziose.
C'è chi vorrebbe affrontare letture impegnative, ma ha un po' di timore.
C'è chi affronta i grandi classici con senso di responsabilità nei confronti degli autori.
C'è chi legge con mooooolta lentezza, per poter meditare con calma (o per lo meno, così dice).
C'è pure chi si appassiona talmente ai libri da volerne scrivere uno (con esiti spesso esilaranti).
E voi, che tipo di lettori siete?