28 novembre 2023

Prossimamente: Il Capodanno di Domitilla

 - Che fai per Capodanno?
Questa è la domanda che terrorizza Domitilla Tornabuoni, timida quindicenne alle prese con una proposta imbarazzante da parte di nonna Flo. 
- Un’amica mi ha invitata a fare un giro con lei all’estero – risponde evasiva.
In realtà si tratta di un pellegrinaggio. Proprio lei, che non entra in chiesa dai tempi della Prima Comunione! Se i suoi compagni lo scoprissero, Domitilla morirebbe di vergogna...
Costretta dalle pressioni familiari, la ragazza parte per un viaggio che inizia sotto pessimi auspici.
Sarà davvero il peggior Capodanno di tutta la sua vita?

Il Capodanno di Domitilla: da dicembre 2023 negli store on line e in libreria.






15 novembre 2023

Scrivimi dal confine

Era una bimba di appena cinque anni, Aimée, quando - nel 1915 - lasciò Parigi con papà e mamma, per raggiungere un paesino sperduto della Val d'Intelvi. La prima guerra mondiale già infuriava, e la tragedia raggiunse la piccola famiglia. La vita della bambina, poi adolescente e quindi giovane donna, è raccontata da Luca Saltini con un susseguirsi di sapienti flash-back.

Eh, sì: perché "Scrivimi dal confine" è ambientato in un presente - nel 1960 - in cui Aimée, cinquantenne realizzata e solida, intraprende un altro viaggio, raggiungendo la Repubblica Democratica Tedesca. Munita di documenti falsi, penetra in quel paese precluso agli occidentali per incontrare una persona che potrebbe rispondere ai suoi più struggenti "perché?". Il desiderio di capire il suo passato è più forte della  prudenza, e persino della paura.

Un po' romanzo storico, un po' romanzo di formazione, questo è un libro che si legge tutto d'un fiato; eppure meriterebbe di essere gustato con calma, perché è scritto con una maestria garbata e semplice che sa arrivare al cuore delle cose. Man mano che scorrevano le pagine, pensavo: "Ma davvero l'autore è un uomo?"; mi pareva sorprendente l'acutezza con cui ha saputo ritrarre in profondità la figura femminile della protagonista.

Vi offro una pagine delicata, in cui Aiméè, ormai donna e mamma, rivede il vecchio Ivano, che tanti anni prima era stato per lei - bimba già tanto ferita dalla vita - riferimento e rifugio.

Aimée rimase in silenzio. Lo guardò con molta tenerezza, sentendosi piena dell'affetto per quel vecchio. [...] 
Non disse niente. Tornò ad appoggiare la testa sulle gambe di Ivano, che si era seduto un'altra volta. Restò così, a sentire la sua mano calda sulla nuca e le risate dei bambini che davano da mangiare alle galline. Il tempo pareva essersi fermato, come se la storia avesse cessato di accadere, il mondo non dovesse più andare avanti, gli uomini avessero raggiunto la loro meta. Ogni necessità era sospesa. Esisteva soltanto la pienezza di quel momento, dove le loro vite avevano trovato un luogo per riposare, potevano perdersi nella semplicità dello stare insieme, ascoltare i ricordi, sentire il calore della reciproca vicinanza. I loro cuori erano placati, come accade nella vita solo quando si riesce a raggiungere ciò per cui si è fatti. Per il vecchio era quello il momento e, nella sua esistenza lunghissima e fortunata, ebbe anche la gioia di sperimentare quella pienezza. Ne fu grato al Cielo, come di tutto il resto. Per Aimée era soltanto una tappa, ma gustare la pace le diede un equilibrio che la rese ancora più forte. Non ci pensava, in quel momento. Si limitava a farsi ristorare dalla presenza di Ivano e dalla gioia di averlo ritrovato.


09 novembre 2023

Stringi la mia vita

Anno 1958. La giovane crocerossina Etty lascia la sua cittadina di provincia nella piana pavese per recarsi a New York in servizio presso l'ospedale Mother Cabrini. Vi dovrà rimanere per un intero anno. 
Porta con sé un bagaglio leggero, e la solida consapevolezza di fare la cosa giusta. Lascia invece in Italia Carlo, fidanzato storico, che dovrà attendere pazientemente il suo ritorno.

In "Stringi la mia vita", ispirato fedelmente a una storia vera, Maria Giovanna Fantoli narra con delicatezza la storia di una giovane donna in perenne equilibrio tra senso del dovere e timore di sbagliare,  tra slancio verso gli altri ed esigenze del cuore. Un equilibrio difficile, ma gestito con determinazione e generosità anche di fronte alle scelte più difficili.

Quando le viene proposto un servizio estremo, di assistenza ai condannati a morte che hanno offerto la loro vita per sperimentazioni scientifiche, Etty prende sul serio quella che ha tutta l'aria di una chiamata.

Etty era consapevole che avrebbe respirato veleni, assorbito raggi pericolosi per la sua salute e curato l'incurabile ma aveva deciso che il Signore la chiamava lì, ai confini di esistenze che, per il filo sottile della libertà ancora persistente e soprattutto perché amate da Dio, erano e sarebbero state fino all'ultimo pienamente umane. Quei poveretti si apprestavano a compiere un sacrificio per altri uomini come loro, riscattando in un solo attimo una vita macchiata di omicidi e violenze di ogni genere, subite e commesse.
E di lei che ne sarebbe stato?

L'anno successivo Etty viene convocata nel Comitato Sanitario delle Olimpiadi di Roma. Ecco un nuovo bivio: accettare la proposta e intraprendere una nuova missione umanitaria, o tornare subito a casa e sposare il povero Carlo che sta quasi perdendo la pazienza? La scelta è soffertissima, ma Etty non è mai sola: ha intorno a sé preziosi amici con cui confrontarsi, e dentro di sé una profonda relazione con Dio.

Ogni capitolo di questa storia è attraversato da un vivido senso di Provvidenza, spesso nascosta ma sempre operante. Fin dalle prime pagine ho pensato: qui si respira aria da "Promessi Sposi". In seguito, conoscendo l'autrice, ho scoperto che il suo scrittore di riferimento è il Manzoni. Ecco, tutto si spiega.

In "Stringi la mia vita" c'è molto dolore, dunque, ma anche una gran ricerca di senso, che nulla toglie alla vertigine, ma indica una direzione in cui guardare. E spiega bene il titolo.

Di fronte al dolore si è sempre su un crinale pronti a cadere nell'abisso o a spiccare il volo. Che sia l'una o l'altra cosa dipende dal dire o no: «Signore, stringi la mia vita, afferra la mia mano e salvami».
 



02 novembre 2023

I libri che vorrei leggere

 Quanti appassionati alla lettura possono fare propria
questa simpatica vignetta trovata in rete?