20 ottobre 2023

La sua voce: una bella chiacchierata

Il 17 ottobre 2023 a Torino, presso la Parrocchia di San Pellegrino, ha avuto luogo la presentazione del romanzo La sua voce (recensito qualche giorno fa in questo blog). Era presente l'autrice - Elena Visconti - intervistata da Laura Blandino.
L'evento, organizzato dall'Associazione Newman, è stato registrato; il video è disponibile su Youtube:




13 ottobre 2023

La sua voce

La scrittrice esordiente Elena Visconti narra in "La sua voce" la storia di una giovane donna impiegata in un call center. 
Un giorno, fra le tante voci che ascolta, Giulia ne incontra una diversa da tutte le altre. Lei non è una ragazza superficiale, tende sempre a riflettere prima di compiere un’azione. Invece questa volta, pur dopo tante esitazioni, seguirà il suo istinto e richiamerà lo sconosciuto. Inizieranno a sentirsi al telefono quasi tutte le sere, e il rapporto fra loro diventerà sempre più trasparente e intenso.

Il romanzo è lieve, scorrevole, a tratti ingenuo; eppure riesce a sfiorare temi importanti, offrendo con delicatezza spunti di riflessione: l'amicizia, la famiglia, l'importanza di sentirsi voluti bene, la capacità di guardare il lato positivo delle cose.
E - come in filigrana - tutto il romanzo è percorso dal tema dell'attesa, che arricchisce la vita e rende acuto lo sguardo.

«Sai, mi fai venire in mente un brano di un romanzo che ho letto qualche giorno fa» lo interruppe Giulia. «Raccontava di una ragazza che era andata in stazione a prendere un'amica che non vedeva da tempo e si è sorpresa a cercarla in mezzo alla folla come si cerca una cosa che si attende da tanto tempo, col collo tirato e il cuore in gola. Se uno, commentava l'autore di quel brano, è in attesa riconosce subito ciò che può colmare la propria attesa.»



11 ottobre 2023

Giornata mondiale delle ragazze

Oggi si celebra la Giornata Internazionale delle bambine e delle ragazze, istituita dall'ONU per porre l’attenzione sui diritti delle donne - in particolare delle più giovani - in tutto il mondo.  Il tema è serio e delicatissimo, soprattutto se pensiamo ai contesti più estremi: sfruttamento, violenze, abusi, indigenza, istruzione inaccessibile, sanità negata. Ma anche nel nostro Occidente "sazio" il tema è di attualità.

Non penso sia solo una questione di "diritti", o di "emancipazione". Il mio desiderio è che tutte le adolescenti abbiano la possibilità di guardare con tenerezza se stesse, e con fiducia il proprio futuro. Senza sentirsi in dovere di calpestare la propria interiorità, pur di essere all'altezza dei modelli che il "mondo" vorrebbe imporre loro.

Io ho molto a cuore le bambine e le ragazze; tant'è vero che - spontaneamente - ho sempre fatto di loro le protagoniste delle storie che ho avuto la gioia di scrivere.
  • Penso a "La camera bella", con la dolce Chiara e la vivace Cecilia, circondate dalle loro amiche nella cornice suggestiva della Val Favero.
  • Penso a "Tempo di cose nuove", in cui Paola - ragazzina timida che si sente sempre fuori posto - vive una preziosa esperienza di crescita e di rinascita..
  • Penso a "Il velo dorato", in cui la giovane nigeriana Adaora, pur ferita dalla vita, è pronta a ricominciare da zero perché desidera profondamente un esito di felicità per sé, e soprattutto per il suo bambino.
  • Penso a "Nori" e al suo incontro decisivo con Lucia, inizio di un'amicizia in grado di scaldare il cuore, e far germogliare uno sguardo nuovo sulla realtà.
  • E penso a lei, la giovanissima protagonista del nuovo romanzo che presto vedrà la luce 💙


09 ottobre 2023

Il suo nome era Neve

Donne o bambine di nome Neve, nella vita reale non ne ho incontrate mai. Nelle pagine dei romanzi, invece, più di una.  Evidentemente questo nome, poetico ed evocativo, esercita sugli scrittori un fascino non indifferente. Me ne vengono in mente almeno tre, che ho letto con piacere.

"La casa sull'argine", romanzo d'esordio di Daniela Raimondi, racconta la storia della famiglia Casadio: una saga che si snoda attraverso due secoli di storia lungo il grande fiume, nel paesaggio suggestivo della pianura emiliana. 
Nella saga, Neve è un personaggio centrale: è la bimba che viene alla luce durante una potente grandinata estiva (quando il paesaggio sembra coperto di neve, appunto); è la ragazzina che emana un dolce profumo quando è gioiosa; è la donna che sposa il ragazzo dei suoi sogni e mette al mondo molti figli, ma non sarà mai veramente felice. Sullo sfondo, l'oscura profezia che Viollca, bisavola zingara, lesse nei tarocchi molti decenni prima.

Con "Isola di Neve", Valentina D'Urbano conduce il lettore nell'isola di Novembre, sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella - Santa Brigida - dove sorge un vecchio carcere abbandonato. Qui, all'inizio degli anni '50, una diciassettenne di nome Neve conduce la sua vita aspra e difficile: un padre violento, tanta miseria, dure giornate di lavoro. 
Ma un giorno accade l'imprevisto: un nuovo prigioniero viene condotto nel carcere di santa Brigida. Per Neve sarà l'inizio di un'avventura elettrizzante e drammatica, che cambierà per sempre la sua vita. E che finirà col riverberarsi nella vicenda umana di un giovane dei giorni nostri, approdato in quelle isole molti decenni dopo.

Infine, ricordo "Storia di Neve", romanzo fantasy con cui Mauro Corona racconta la storia dell'unica bimba nata in un paesino fra i monti durante il rigido inverno 1919. La piccola rivela subito poteri speciali: ha una straordinaria resistenza al gelo, e con il semplice tocco della sua manina è in grado di guarire anche i malati. Neve, in realtà, è la "parte buona" della orripilante strega Melissa, guardiana di un terribile inferno di ghiaccio.
Sembra una sorta di favola noir, eppure conserva il sapore del realismo più crudo: la natura impietosa ma bellissima, la quotidianità del paesino di montagna, l'avvicendarsi delle stagioni, le miserie umane, e talvolta qualche pennellata di poesia.