30 marzo 2024

Risurrezione

A pochi passi dalla vetta del monte Križevac, Domitilla si imbatte in qualcosa di nuovo. 
E se la Risurrezione di Gesù fosse non solo un lontano concetto devozionale, ma qualcosa di molto più vivo, concreto, interessante?
Con una pagina tratta dal decimo capitolo del romanzo, auguro di cuore a tutti i lettori una
Buona Pasqua 
💙

Erano ormai vicini alla vetta del Križevac. Le quattordici stazioni della Via Crucis erano terminate, ma un’ulteriore formella li attendeva: quella che raffigurava la resurrezione. Gesù si librava sfolgorante sopra il sepolcro vuoto, con i capelli che parevano mossi dal vento. Ai suoi piedi era raffigurato un campionario di varia umanità: uno che dormiva, indifferente; uno che si copriva gli occhi, come per non vedere; uno che levava le braccia verso il Risorto. E poi c’era la Madonna, con le mani giunte e il volto sereno, lo sguardo fisso sul Figlio.
- Sei risorto, Gesù – disse il sacerdote, con la voce rotta per l’emozione – Sei risorto come avevi promesso. Hai sconfitto la morte, hai smascherato il Male. Signore, disperdi con la Tua luce ogni tenebra in noi e nelle nostre famiglie, nel mondo e nella Chiesa. Gesù, vivo e glorioso, facci crescere nella comunione di vita con Te!
Andrea imbracciò la chitarra e iniziò ad arpeggiare. Intonò un canto pieno di gioia:
Tu, Signore amante della vita
Mi hai creato per l'eternità
La vita mia tu dal sepolcro strapperai
Con questo mio corpo Ti vedrò.
Domitilla sentì la pelle delle braccia che si accapponava. Proprio lei, Tilly Tornabuoni, era stata creata per l’eternità. E anche nonna Flo, e i suoi genitori, e Pat, e… Creati per l’eternità! Non capiva ancora bene la portata di tutto questo, ma ne intuiva il senso: al di là del dolore e della fatica, al di là della banalità quotidiana, addirittura al di là della malattia e della morte, i loro giorni erano impastati d’infinito.
Fa che possa dire: "Cristo vive anche in me"
E quel giorno io risorgerò.
Okay Signore, pensò Domitilla, adesso ho capito che cosa voglio: risorgere anch’io. 



24 marzo 2024

Lucietta. Organista di Vivaldi

«Vi dico che questa Lucietta è la più brava organista del mondo. Io son rimasto a bocca aperta: corre sulla tastiera che pare una furia, senza mai fallare; ha cantato quell’aria accompagnandosi da sé, che eravamo tutti colle lagrime agli occhi».
Antonio Vivaldi

Federico Maria Sardelli, musicista e scrittore, prolifico esperto di Vivaldi, ci offre in "Lucietta" un'opera originale e godibilissima: una sorta di "saggio narrativo" che ricostruisce con garbo - e con tutta la precisione storica concessa dalle fonti disponibili - due vite parallele.

Siamo nella Venezia di fine '600. Una neonata viene abbandonata nella "scafetta" dell'Ospedale della Pietà. L'anno successivo vede la luce Antonio Vivaldi, destinato a passare alla storia come geniale compositore e violinista. 

Lucietta trascorrerà nell'istituto - accolta e reclusa al tempo stesso - l'intera sua vita. Unico vero conforto sarà l'amore per la musica: un talento straordinario consentirà a Lucietta di raggiungere vette altissime di virtuosismo musicale fra le "Figlie di Choro", e farà di lei l'organista prediletta del grande Vivaldi. 

Il libro alterna pagine di attenta documentazione archivistica e capitoli di prudente ricostruzione fantastica, generando una storia bella, credibile, profondamente drammatica.



07 marzo 2024

Roselline

Erano cinque - ciascuno corrispondente a una diversa classe delle elementari - gli album da disegno di "Roselline". Ritrovarli su una mensola mi ha sbloccato un fiume di ricordi. Credo che la mia passione per il disegno sia nata su quelle pagine, mezzo secolo fa; e anche se non ho mai imparato a disegnare sul serio, tuttora subisco il fascino di quest'arte figurativa.

Il primo album era interamente quadrettato, così per il bimbo alle prime armi era facile copiare i disegni seguendo la griglia. Dal secondo in poi, le pagine senza quadrettatura diventavano via via più rare, fino a scomparire del tutto nel quinto.
Anche le immagini - frutto del talento dell'autrice Rosella Banzi - erano proposte con complessità crescente, ma sempre con uno stile fresco, lieve, delicato: personaggi e cornicette, edifici, oggetti di uso quotidiano, fiori e animali, paesaggi, piccole storie illustrate...

Permettetemi di offrirvene - non senza una certa emozione - un piccolo assaggio.