28 agosto 2017

Il cuore oltre le sbarre

A prima vista potrebbe sembrare una favola rosa, Il cuore oltre le sbarre di Giuditta Boscagli: la storia di una giovane insegnante e di un detenuto che si incontrano, si innamorano, alla fine si sposano. 
Poi si scopre che non è una favola, perché l'autrice non inventa nulla: utilizza lo strumento del romanzo per raccontare una storia vera. Verissima. Talmente vera, che è la sua.
Una storia che non nasconde la fatica, il dolore, l'umiliazione, la paura; ma valorizza soprattutto la bellezza, l'autenticità, la ricchezza dell'amicizia e il valore dell'attesa. 
Altro che favola rosa. È una storia che profuma di miracolo. 



Sua madre rientrò per prima e Irene decise di leggerle la lettera: nessuna delle due riuscì a trattenere le lacrime.
«Mamma, io davvero non voglio farvi stare male, ma la mia vita passa attraverso quell’uomo lì, a cui non posso e non voglio dire di no».
Ancora in lacrime, la madre le si avvicinò e asciugò le sue.
«Vai a fare merenda, so che hai un appuntamento in centro. La lettera al papà la consegno io appena rientra. Devi lasciargli un po’ di tempo: è chiaro che siamo un po’ preoccupati, ma sappiamo anche che non sei una da colpi di testa senza senso. Lavati la faccia, che sei paonazza… e poi vai».
Irene l’abbracciò di nuovo, stringendola forte. Si diede un aspetto presentabile e uscì a bere una cioccolata con la panna che sperava le addolcisse un po’ il pomeriggio. Quando fece ritorno, suo papà era rientrato, aveva letto la lettera ed era seduto sul divano davanti al televisore.
Lei si fermò sulla soglia della sala e scoppiò a piangere, ma tra i singhiozzo riuscì a fargli l’unica domanda che le interessava veramente: «Mi vuoi bene, papà?».
«Vieni qui» rispose lui con gli occhi lucidi. Le mise un braccio sulle spalle e la strinse a sé. «Certo che ti voglio bene, è solo che sono molto in pensiero per la mia piccola».
Provò a calmarla, ma lei continuava a singhiozzare, liberandosi finalmente di tutta la tensione delle ventiquattro ore di “silenzio stampa”.
Pian piano la freddezza e il distacco fecero posto al calore e alla condivisione di sempre. Il merito fu anche della sorella che, sapendo del trambusto di quelle ore, piombò in casa con la nipotina.
Guardava suo padre, da poco nonno, coccolarsela e pensava che Dio non faceva mai niente per caso e che i Suoi tempi erano congeniali, in questo caso anche consolatori: Irene aveva atteso il matrimonio del fratello e il parto della sorella prima di sconvolgere la famiglia e ora le sembrava che anche quella breve attesa fosse stata ripagata.

 

20 agosto 2017

Meeting di Rimini 2017

Quest'anno, oltre a La camera bella, anche Tempo di cose nuove fa mostra di se' nelle librerie del Meeting di Rimini: il grande bookstore nel padiglione C2, e la libreria junior nel Villaggio Ragazzi.
Buona lettura a giovani, giovanissimi e... giovani dentro!