In questi giorni di inizio estate è bello concedersi - se e quando possibile - una passeggiata all'aria aperta, a contatto con la natura. Talvolta basta una semplice gita fuori porta per respirare a pieni polmoni, e ripulire un po' i pensieri.
«Fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende - dice Papa Francesco - impariamo a sostare, a spegnere il telefonino per guardare negli occhi le persone, a coltivare il silenzio, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio».
Nel 19° capitolo di Nori, l'amica Lucia fa proprio questa esperienza...
Il mercoledì successivo Daniele aveva la giornata libera, e propose a Lucia un’escursione nell'entroterra. Partirono con lo zaino in spalla, al mattino presto, e tornarono solo al tramonto. Lucia era sfinita e raggiante; sembrava persino più bella, con le guance colorite e gli occhi sfavillanti.
– Com'è andata? – le chiesi quella sera, accoccolandomi sul letto.
– È stato meraviglioso.
– Daniele?
– No, il trekking. Abbiamo camminato in quota più di sei ore: uno scorcio dietro l’altro, tra sentieri e falesie, col mare sempre accanto… e qua e là, profumo di mentuccia. Che tipo in gamba Dio, a creare posti così!
– Com'è andata? – le chiesi quella sera, accoccolandomi sul letto.
– È stato meraviglioso.
– Daniele?
– No, il trekking. Abbiamo camminato in quota più di sei ore: uno scorcio dietro l’altro, tra sentieri e falesie, col mare sempre accanto… e qua e là, profumo di mentuccia. Che tipo in gamba Dio, a creare posti così!
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