Paola decise di concedersi una pausa e si sedette per
terra, in un angolo della camera. Prese il suo quadernone dalla copertina gialla
e se lo appoggiò sulle gambe incrociate.
Lunedì, 27
agosto 1990
Guardo tutti
questi scatoloni intorno a me e mi si stringe lo stomaco. Un altro trasloco, il
quarto della mia vita. Ogni volta ho sperato che fosse l’ultimo, e invece…[…]
Paola sospirò leggermente, e si scostò
la frangetta nerissima dalla fronte sudata. Le dita sfiorarono per un istante
un odioso brufolo che era spuntato proprio lì in mezzo, come la protuberanza di
un unicorno.
Ricominciò a
scrivere…
Lascio un bell’appartamento in piena
Roma, per andare a vivere in una casetta in capo al mondo. Lascio il ginnasio, per
affrontare una classe sconosciuta in un nuovo liceo. Non mi aspetto una grande
accoglienza, se devo essere sincera, ma ci sono abituata. È come cancellare la lavagna
e cominciare a scrivere daccapo. Solo che quella lavagna è la mia vita e il
gessetto mi trema nella mano.
[...]
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