Oggi, prima domenica di Avvento, desidero offrirvi un
brano davvero "di stagione". Leggete questa pagina: non vedete le candele
rosse? Non sentite il profumo della resina? Non udite il silenzio della prima
nevicata?
Quest’anno Tempo di cose nuove ci accompagnerà verso il
Natale…
… iniziò l’Avvento, e proprio quella domenica scese sulla
Val Favero la prima nevicata dell’anno: per tutta la mattinata piccoli fiocchi
leggeri turbinarono in un vento freddo che già odorava d’inverno, posandosi
sulla Contea e sulla città. In poche ore però scomparvero, e nel primo
pomeriggio non rimaneva ormai più traccia della nevicata, se non nella fredda
umidità dell’aria e nel fango sui sentieri.
Quello stesso pomeriggio, a casa Guerra, le ragazze
aiutarono Marta nella preparazione degli addobbi natalizi. Il grande tavolo
della cucina era ingombro di nastri, candele, pigne, barattoli di vernice
dorata, rami di pino, cartoncini colorati. Nell’aria si diffuse un profumo
particolare, di cera e di resina.
Furono ore serene, anche se Cecilia si dimostrava sempre un
po’ scorbutica quando Paola si ritrovava in un modo o nell’altro al centro dell’attenzione:
con ogni evidenza, non aveva ancora superato del tutto la sua gelosia nei
confronti della forestiera che rischiava di rubarle la zia.
Marta insegnò alle ragazze come allestire l’Adventskranz: aveva imparato quest’usanza quando viveva in Germania, e da allora ogni
Avvento della sua vita aveva avuto la propria corona. Innanzi tutto formò una
ricca ghirlanda con i rami di pino che Cecilia aveva raccolto nella mattinata
al Bosco del Tasso; poi prese quattro candele rosse, e le infilò equidistanti l’una
dall’altra, tutt’intorno fra i rami verdissimi.
Aggiunse una decorazione di nastro rosso, e il risultato
fu bellissimo…
[Tratto da: “Tempo di cose nuove” di Laura Blandino]
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