26 novembre 2016

Con "Tempo di cose nuove" verso il Natale /01


Oggi, prima domenica di Avvento, desidero offrirvi un brano davvero "di stagione". Leggete questa pagina: non vedete le candele rosse? Non sentite il profumo della resina? Non udite il silenzio della prima nevicata?

Quest’anno Tempo di cose nuove ci accompagnerà verso il Natale…

 

 

 

… iniziò l’Avvento, e proprio quella domenica scese sulla Val Favero la prima nevicata dell’anno: per tutta la mattinata piccoli fiocchi leggeri turbinarono in un vento freddo che già odorava d’inverno, posandosi sulla Contea e sulla città. In poche ore però scomparvero, e nel primo pomeriggio non rimaneva ormai più traccia della nevicata, se non nella fredda umidità dell’aria e nel fango sui sentieri.

Quello stesso pomeriggio, a casa Guerra, le ragazze aiutarono Marta nella preparazione degli addobbi natalizi. Il grande tavolo della cucina era ingombro di nastri, candele, pigne, barattoli di vernice dorata, rami di pino, cartoncini colorati. Nell’aria si diffuse un profumo particolare, di cera e di resina.

Furono ore serene, anche se Cecilia si dimostrava sempre un po’ scorbutica quando Paola si ritrovava in un modo o nell’altro al centro dell’attenzione: con ogni evidenza, non aveva ancora superato del tutto la sua gelosia nei confronti della forestiera che rischiava di rubarle la zia.

Marta insegnò alle ragazze come allestire l’Adventskranz: aveva imparato quest’usanza quando viveva in Germania, e da allora ogni Avvento della sua vita aveva avuto la propria corona. Innanzi tutto formò una ricca ghirlanda con i rami di pino che Cecilia aveva raccolto nella mattinata al Bosco del Tasso; poi prese quattro candele rosse, e le infilò equidistanti l’una dall’altra, tutt’intorno fra i rami verdissimi.

Aggiunse una decorazione di nastro rosso, e il risultato fu bellissimo…

 

[Tratto da: “Tempo di cose nuove” di Laura Blandino]

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