- 14 marzo – Presentazione al CentroCulturale Pier Giorgio Frassati di Torino.
- 16 maggio – Speed Book al SaloneInternazionale del Libro di Torino.
- 23 maggio – Presentazione presso Averegina Libreria di Torino
- 7 agosto – Presentazione presso Pro loco di Roburent (CN) nell’ambito della rassegna letteraria “Libri Liberi”.
- 21 novembre – Incontro con gli studenti del’IIS Bachelet di Abbiategrasso (MI).
- 12 dicembre – Presentazione presso EMI Edicola Cartolibreria di Grugliasco.
Il piacere di leggere, il coraggio di sognare, la voglia di crescere. Narrativa, e non solo.
29 dicembre 2015
Il 2015 de "La camera bella"
25 dicembre 2015
19 dicembre 2015
Perché è nato questo blog?
18 dicembre 2015
L'indomani era Natale...
15 dicembre 2015
Uno strumento ottico
13 dicembre 2015
La favola di Natale nel lager di Sandbostel
Anche nel castello d'acciaio annidato nell'ombra del Nord, un bambino è nato e piange, nella sua culla corazzata. Ma lo scaldano col loro fiato micidiale un lanciafiamme e lo scappamento del carro armato. Ma la sua voce è aspra e le sue mani hanno già piccoli artigli perché è il Dio della Guerra e nessuno viene a portargli doni.
Mentre invece, alla capanna del Dio della Pace, giungono pastori e pastorelle recando agnelli e anfore colme di latte. Latte scremato: perché le pecorelle sono state tosate e la panna l'hanno adoperata per fare alle pastorelle un mantello di lanital. E i pastori se ne dolgono, ma san Giuseppe sorride: «Non importa: la colpa non è vostra, la colpa è della guerra».[…]
Fa freddo.Gli alberi hanno riallargato il loro cerchio e il Vento soffia gelido.Croci nere sono sparse nel bosco e attorno a ogni croce si aggirano mute ombre. E le croci sono tante, e le ombre sono infinite.«Chi sono, papà?»«Sono gli spiriti dei vivi che vengono a cercare i loro morti. Guardano tutte le croci che la guerra ha sparso nel mondo, leggono i nomi incisi sulle croci. E quando una mamma ritrova la tomba del suo figliolo, si siede sotto la croce e parla con lui di tempi felici che non torneranno mai più».Il Vento, intanto, riporta la canzone che è stata fino ai campi di prigionia e ritorna alle case, e la canzone che è stata alle case e ritorna ai campi di prigionia.«Buon Natale, mamma, buon Natale, Albertino», dice il babbo. «Ora ritornate a casa: la vostra canzone vi riaccompagnerà».«E tu non vieni, papà?»«Domani, Albertino...»«Domani o morgen?» chiede la nonnina.«Dorgen, mamma».«Papà, perché non mi prendi con te?»«Neppure in sogno i bambini debbono entrare laggiù. Promettimi che non verrai mai».«Te lo prometto, papà».
Se ne sono andati assieme alle loro canzoni e il bosco è muto e deserto.Nevica e una nuova soffice coltre si stende sull'altra indurita dal vento.Il cerchio verde attorno al fuoco è ridiventato bianco. Scompare la traccia dei sentieri.
11 dicembre 2015
Una fiamma inestinguibile
Proprio in questi giorni sto leggendo il romanzo storico Una fiamma
inestinguibile. L'avventurosa vita di Sant'Agostino, dello scrittore Louis de
Wohl.
Ve ne offro un breve passo; buona lettura!
[…] Se n’era andata in lacrime. Una donna esile e angosciata, una creatura minuta e smorta, che incolpava Agostino del cambiamento del figlio, e implorava l’aiuto di sua madre.Il mio aiuto, pensò Monica. Ma come posso aiutare suo figlio, se non riesco nemmeno ad aiutare il mio? Oh, Signore mio Dio, tu l’hai affidato alla mia tutela, e io non sono stata all’altezza. Di colpo cadde a sedere. Le sfuggì un altro gemito, come se il suo cuore si stesse spezzando. Aveva capito perché non aveva saputo aiutarlo. Era perché temeva di perderlo. Si era ridotta da sola all’impotenza per il desiderio di tenerlo con sé, di continuare a vederlo, anche se poco e male. Il suo viscerale amore materno le aveva fatto dimenticare che il figlio non apparteneva a lei, ma a Dio. […]
10 dicembre 2015
Abitati da libri e da amici
Con lucida profondità afferma:«…Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre a una persona cara. Ed è a una persona cara che subito ne parleremo. Forse proprio perché la peculiarità del sentimento, come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire. Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra libertà. Noi siamo abitati da libri e da amici…»
08 dicembre 2015
Il grande e assurdo regalo di me stesso
E, come affermo, io ci credo ancora. Ho semplicemente esteso l'idea.Allora chiedevo solo chi metteva i giocattoli nella calza, ora mi chiedo Chi mette la calza accanto al letto, e il letto nella stanza, e la stanza nella casa, e la casa nel pianeta, e il grande pianeta nel vuoto.Una volta mi limitavo a ringraziare Babbo Natale per pochi dollari e qualche biscotto. Ora, lo ringrazio per le stelle e le facce in strada, e il vino e il grande mare.Una volta pensavo fosse piacevole e sorprendente trovare un regalo così grande da entrare solo per metà nella calza.
Ora sono felice e stupito ogni mattina di trovare un regalo così grande che ci vogliono due calze per tenerlo, e poi buona parte ne rimane fuori; è il grande e assurdo regalo di me stesso, perché all'origine di esso io non posso offrire alcun suggerimento tranne che Babbo Natale me l'ha dato in un particolare fantastico momento di buona volontà.
05 dicembre 2015
Il presepe di don Camillo
«Se mi dai una mano, in poco si finisce.»
«Non lo so.»
«Prova a dirmi qualcosa, così vedi.»
04 dicembre 2015
In terre lontane
02 dicembre 2015
Qualcosa di veramente magico
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