Nessun inconveniente, tuttavia, riuscirà mai a toglierle l'aura di grandezza che millenni di storia le hanno regalato.
Oggi desidero fare un piccolo omaggio alla Città Eterna, condividendo una pagina tratta da Tempo di cose nuove: quattro amiche si concedono una "vacanza romana", lasciandosi affascinare da tanta bellezza. E il colpo di scena è dietro l'angolo...
Dopo che di furono sistemate, Paola propose ad Alessandra e a Lia una passeggiata nel centro di Roma: Chiara sarebbe così rimasta sola con il suo Luca, e loro avrebbero potuto dare una prima occhiata alle meraviglie dell'Urbe. Avevano a disposizione tutto il pomeriggio.
- Sicura che non ci perdiamo?
- Ale, ho vissuto in questa città per due anni!
- Sicura che non ci perdiamo?
- Ale, ho vissuto in questa città per due anni!
- E come
arriviamo fino in centro?
- C’è una
stazione della metro qui vicina.
- Allora che
aspettiamo?
Le tre amiche uscirono
rapide e saltellanti come leprotti, pregustando la sensazione di libertà che
avrebbero provato di lì a poco, in giro per la Capitale.
Chiara
approfittò della solitudine per darsi una rapida rinfrescata e cambiarsi
d’abito; scelse una graziosa maglia bianca e blu in stile marinaro, e si
spruzzò sul collo una nuvola di profumo dalla fragranza freschissima. Poi un
velo di lucidalabbra, e via!
- Dove desideri
andare, signorina Ansaldi? - chiese Luca alzandosi dalla poltroncina, appena la
vide uscire dall’ascensore.
- Nei posti che
piacciono di più a te.
- Ti va un giro
in centro?
La portò ai Fori
Imperiali, certo che a una classicista come lei quella visita potesse far
piacere. Il Palatino era il luogo ideale per una passeggiata, grazie alla
bellezza antica delle sue rovine, dei suoi templi, dei suoi vialetti carichi di
storia tutta da scoprire e immaginare. Fra l'altro c'era un sole sfolgorante,
quel pomeriggio, e il cielo azzurro intenso rendeva indimenticabili certi
scorci.
- E questa è la
colonna traiana; la riconosci?
- Sì, l’ho vista
sui libri.
- Ferma lì, che
ti faccio una foto…
Era davvero
bellissima, con il sorriso luminoso e i capelli scompigliati dalla brezza. In
quel momento Luca sentì dentro di sé un desiderio incontenibile di avvicinarsi
a lei, e poi stringerla a sé, e poi…
- Che hai? -
chiese Chiara, notando nel volto dell’”amico speciale” un repentino cambio di
espressione.
- Niente, mi è
solo venuto un pensiero.
- Che pensiero?
- Forse è meglio
che tu non lo sappia.
- È una cosa che
mi riguarda?
- Sì. Ma se te
la dicessi non so come andrebbe a finire tutta la faccenda.
Chiara non osò
insistere, ma l’emozione le strinse lo stomaco.
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