08 maggio 2017

Vacanze romane

Roma è una città stupenda: quando ho avuto la fortuna di visitarla, me ne sono innamorata. Per questo mi dispiace saperla così malandata, in questa fase poco brillante della sua storia.
Nessun inconveniente, tuttavia, riuscirà mai a toglierle l'aura di grandezza che millenni di storia le hanno regalato.
Oggi desidero fare un piccolo omaggio alla Città Eterna, condividendo una pagina tratta da Tempo di cose nuove: quattro amiche si concedono una "vacanza romana", lasciandosi affascinare da tanta bellezza. E il colpo di scena è dietro l'angolo...






Dopo che di furono sistemate, Paola propose ad Alessandra e a Lia una passeggiata nel centro di Roma: Chiara sarebbe così rimasta sola con il suo Luca, e loro avrebbero potuto dare una prima occhiata alle meraviglie dell'Urbe. Avevano a disposizione tutto il pomeriggio.
- Sicura che non ci perdiamo?
- Ale, ho vissuto in questa città per due anni!

- E come arriviamo fino in centro?

- C’è una stazione della metro qui vicina.

- Allora che aspettiamo?
Le tre amiche uscirono rapide e saltellanti come leprotti, pregustando la sensazione di libertà che avrebbero provato di lì a poco, in giro per la Capitale.
Chiara approfittò della solitudine per darsi una rapida rinfrescata e cambiarsi d’abito; scelse una graziosa maglia bianca e blu in stile marinaro, e si spruzzò sul collo una nuvola di profumo dalla fragranza freschissima. Poi un velo di lucidalabbra, e via!
- Dove desideri andare, signorina Ansaldi? - chiese Luca alzandosi dalla poltroncina, appena la vide uscire dall’ascensore.
- Nei posti che piacciono di più a te.
- Ti va un giro in centro?
La portò ai Fori Imperiali, certo che a una classicista come lei quella visita potesse far piacere. Il Palatino era il luogo ideale per una passeggiata, grazie alla bellezza antica delle sue rovine, dei suoi templi, dei suoi vialetti carichi di storia tutta da scoprire e immaginare. Fra l'altro c'era un sole sfolgorante, quel pomeriggio, e il cielo azzurro intenso rendeva indimenticabili certi scorci.
- E questa è la colonna traiana; la riconosci?
- Sì, l’ho vista sui libri.
- Ferma lì, che ti faccio una foto…
Era davvero bellissima, con il sorriso luminoso e i capelli scompigliati dalla brezza. In quel momento Luca sentì dentro di sé un desiderio incontenibile di avvicinarsi a lei, e poi stringerla a sé, e poi… 
- Che hai? - chiese Chiara, notando nel volto dell’”amico speciale” un repentino cambio di espressione.
- Niente, mi è solo venuto un pensiero.
- Che pensiero?
- Forse è meglio che tu non lo sappia.
- È una cosa che mi riguarda?
- Sì. Ma se te la dicessi non so come andrebbe a finire tutta la faccenda.
Chiara non osò insistere, ma l’emozione le strinse lo stomaco.
 

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