02 giugno 2016

Nemmeno i più saggi...


Fra i libri che ho amato e amo, merita un posto d'onore Il Signore degli Anelli.
Non mi azzardo a commentare l'opera di J.R.R. Tolkien, che centinaia di studiosi hanno recensito e sviscerato attraverso i decenni.
Né mi dilungo a raccontare la storia, che ormai tutti conoscono (se non altro, per averla gustata nei bellissimi film di Peter Jackson).
Semplicemente, mi limito a proporre - iniziando da oggi - brevi passi che mi hanno catturata leggendo la trilogia: frasi, pagine, suggestioni in libertà. Gettate come semi nel vento.
Godiamoci ora un intenso e vigoroso scambio tra Frodo e Gandalf...





«Che  peccato  che  Bilbo  non abbia  trafitto  con  la  sua  spada  quella vile  e  ignobile  creatura,  quando  ne  ebbe  l’occasione!»
«Peccato?  Ma  fu  la  Pietà  a  fermargli  la  mano. Pietà  e  Misericordia:  egli  non  volle colpire  senza  necessità». 
«Non  ho  alcuna  pietà  per  Gollum.  Merita  la  morte». 
«Se  la  merita!  E come!  Molti  tra  i  vivi  meritano  la  morte.  E  alcuni  che  sono  morti  meritano  la  vita.  Sei  forse  tu  in grado di dargliela? E allora non esser troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze»”


[Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello, J.R.R.Tolkien]



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