04 marzo 2020

La ragazza con l'orecchino di perla

Dal punto di vista narrativo non mi è sembrato all'altezza della sua fama, ma La ragazza con l'orecchino di perla è in ogni caso un romanzo scorrevole, fresco, semplice.
Siamo a Delft, nell'Olanda del XVII secolo. La graziosissima Griet, figlia sedicenne di un artigiano divenuto cieco per un incidente, accetta di andare a servizio presso la famiglia di Jan Vermeer, celebre pittore. 
La scrittrice americana Tracy Chevalier racconta con pennellate gradevoli le giornate della ragazza, le fatiche del lavoro quotidiano, le dinamiche relazionali con le persone che vivono in quella casa.
Il nodo centrale de romanzo è però il rapporto che giorno dopo giorno si crea tra Griet e il suo padrone. Alla ragazza è affidato l’incarico di pulire quotidianamente con maniacale precisione l’atelier; nell'adempiere a questo compito Griet rimane affascinata dall'estro e dalla personalità dell’artista. Ne nasce un rapporto di silenziosa complicità, di segreta sintonia.
Nell'intimità nascosta dell’atelier, Griet poserà poserà per Vermeer. E ne nascerà un quadro stupendo, che è giunto fino a noi, e ancor oggi affascina chi ama l’arte e la bellezza.


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