13 giugno 2020

Gli amori difficili

…Io ero a piedi nudi sulle piastrelle del corridoio e dall'altro capo del filo la voce appassionata di Claudia mi tendeva le mani e io cercavo di correrle incontro con la mia balbuzie ma ogni volta che stavamo per gettare un ponte tra noi dopo un momento andava in briciole e l’urto delle cose stritolava e smentiva a una a una tutte le parole d’amore…

Non sono amori veramente difficili, quelli che Italo Calvino racconta ne "Gli amori difficili". In realtà non sono nemmeno amori. Sono situazioni – a volte inattese, a volte apparentemente banali – che coinvolgono persone comuni. Nessuna novella ha un lieto fine, perché il fulcro non è la love story, ma l'incertezza esistenziale che in maggiore o minore misura segna la vita dei personaggi. I due racconti lunghi posti alla fine del volume, poi, riescono a descrivere magistralmente – attraverso la metafora della formica argentina e della nuvola di smog – il male di vivere.
Si tratta di racconti brevi, ma tutt'altro che "facili"; meritano una lettura calma, che possa assaporare la prosa assolutamente geniale di un autore non comune.


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