02 dicembre 2019

Verso il Natale con «La camera bella»

Quando Chiara fu uscita, zia e nipote si misero all'opera. Cominciarono a intrecciare l’uno con l’altro i rami di abete raccolti durante il pomeriggio nel bosco del Tasso e dopo mezz'ora l’aria tiepida della casa era già impregnata di un intenso profumo di resina.
– Credo che anche questa sera saremo sole a cena. Ci scommetti che Chiara mangia di sotto con papà e mamma? – disse Cecilia, annodando un pezzo di rafia.
Marta si strinse nelle spalle: – Passerà.
Il risultato del loro lavoro fu un’ampia e profumatissima ghirlanda che Marta pose al centro del tavolo in sala. Poi prese quattro candele rosse e le infilò equidistanti l'una dall'altra fra i rami verdissimi.
– Com'è bella! – esclamò Cecilia emozionata.
– È una corona d’Avvento, Adventskranz in tedesco – spiegò la zia.
– Proviamo a vedere che effetto fa con le candele accese?
– Non ancora, Ceci. Ne accenderemo una, una sola, questa sera, quando saremo finalmente tutti a casa.
– Perché una sola? – domandò delusa la bambina.
– Perché sta per iniziare la prima domenica di Avvento.
– E sabato prossimo?
– Ne accenderemo due. E così via, fino a Natale.
Erano quasi le nove quando, chiuso finalmente il negozio, la famiglia Ansaldi al completo poté godersi qualche minuto di pace. La corona d’Avvento piacque molto, perché era davvero bella e conferiva alla casa un’atmosfera natalizia
del tutto nuova. Chiara propose di collocarla su un tavolino basso tra il divano e le poltrone. In quel modo, ci si poteva sedere tutti intorno comodamente.
– Buon Avvento a tutti – augurò Marta, accendendo con un fiammifero una delle quattro candele rosse.
Poi imbracciò la chitarra e cominciò ad arpeggiare.

[Laura Blandino - La camera bella - Piccola Casa Editrice, 2014]

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