13 settembre 2016

Elena - Il modesto scopo per cui era stata creata



Un altro romanzo storico che è riuscito ad appassionarmi: Elena - La madre dell´Imperatore di Evelyn A. Waugh (BUR Rizzoli, 2002).
La protagonista è appunto Elena, madre dell’imperatore Costantino: donna appassionata e concreta, matura nel tempo un ardente desiderio di ritrovare la Santa Croce.
Vi offro qualche breve stralcio di questa bella storia.
Nell'immagine: Piero della Francesca - "La leggenda della vera croce" (Arezzo, Basilica di san Francesco).


E poi Elena disse qualcosa che pareva non c'entrasse affatto. «Dov'è la croce, comunque?» «Che croce, mia cara?» «L'unica. Quella vera.» «Non so. Non credo che nessuno lo sappia. Non credo che nessuno ne abbia mai chiesto prima» «Deve trovarsi da qualche parte. Il legno non si scioglie mica come la neve. Non ha nemmeno trecento anni. I templi qui sono pieni di travi e rivestimenti di legno vecchi il doppio. Ovviamente Dio avrà avuto più cura della croce che di quelli» «Niente è "ovvio" con Dio. Se avesse voluto farcela avere senza dubbio ce l'avrebbe data. Ma ha preferito non farlo. Ci dà già abbastanza» «Ma come fate a sapere che non vuole che noi l'abbiamo - la croce, intendo? Scommetto che aspetta soltanto che uno di noi la vada a trovare - proprio in questo momento che ce n'è tanto bisogno. Proprio in questo momento, in cui tutti se la scordano e cianciano dell'unione ipostatica, c'è un robusto pezzo di legno che non vede l'ora di potergli sbattere sulla zucca, a quegli stupidi. Io lo vado a cercare» disse Elena. [...]

Elena, seduta sul suo piccolo trono, guardava e pregava. Due giorni prima della fine apparve chiaro che ormai non c'era più nessun posto in cui si potessero nascondere i grossi pezzi di legno che lei cercava. Ma non si scompose. Quando infine tutto lo stanzone fu sgombro e spazzato e completamente vuoto, Elena restò seduta a pregare. La monaca disse: «Non credete, signora, che forse dovremmo andare a casa?» «Perché? Non abbiamo mica trovato quello che cercavamo» [...] Il direttore dei lavori venne a chiedere il permesso di mandar via gli operai. «Ormai fuori è buio» disse. «Quaggiù non fa nessuna differenza» «Ma signora, che cosa dovrebbero fare qui?» «Cercare»[...]

 
La sua opera era compiuta. Aveva fatto quello che solo i santi riescono a fare; quello che in effetti costituisce la loro patente di santità. Si era conformata pienamente alla volontà di Dio. Altri, pochi anni prima, avevano compiuto gloriosamente il loro dovere nell'arena. Il suo era un compito meno duro, che consisteva semplicemente nel raccogliere legna. Era quello il particolare, modesto scopo, per cui era stata creata. E ora l'aveva adempiuto. Salpò dunque gioiosamente con il suo prezioso carico. 

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