25 marzo 2025

Pippi: 80 anni, e non sentirli!

Il questo 2025 Pippi Calzelunghe compie... 80 anni!  Proprio così: nel 1945 vedeva la luce il primo romanzo di Astrid Lindgren. La ragazzina dalle trecce rosse era destinata a diventare un'autentica eroina per milioni e milioni di piccole donne. Vivace, indipendente, fortissima, furba, sempre allegra.
Non posso negare che quest'indimenticabile romanzo - unitamente ai telefilm tratti da esso - abbia accompagnato tutta la mia infanzia. E anche di più.
Permettetemi di offrirvene una pagina, con un sorriso.

C'era, alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina; nel giardino c'era una vecchia casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe. Aveva nove anni e se ne stava lì sola soletta: non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questo non era poi così terribile se si pensa che così nessuno poteva dirle di andare a dormire o propinarle l'olio di fegato di merluzzo quando invece lei avrebbe desiderato delle caramelle.
C'era stato, veramente, un tempo in cui Pippi aveva un papà al quale voleva un mondo di bene, e naturalmente anche una mamma; ma erano passati tanti anni che di lei non riusciva a ricordarsi. La mamma infatti era morta quando Pippi era una bimba piccina piccina, che stava nella culla e strillava in maniera così raccapricciante che nessuno resisteva a rimanerle vicino. Pippi era convinta che la sua mamma se ne stesse ora seduta in cielo e guardasse la sua bambina col cannocchiale attraverso un piccolo foro, così Pippi aveva preso l'abitudine di fare un cenno di saluto verso l'alto dicendo:"Non stare in pensiero per me! Io me la cavo sempre!"
Ma suo padre, Pippi non se l'era scordato. Era capitano di marina e navigava per il vasto mare; Pippi era sempre stata con lui sulla sua nave, finché un giorno, durante un temporale, lui era volato via ed era scomparso. Pippi però era sicurissima che sarebbe ritornato: il pensiero che potesse essere annegato non la sfiorava nemmeno. Era invece convinta che le onde lo avessero sospinto a terra, e precisamente in un'isola popolata di negri. Lì suo padre era diventato il loro re e per tutto il giorno camminava su e giù con una corona d'oro sulla testa.
"Un angelo per mamma e un re di una tribù negra per papà: non capita davvero a tutti i bambini di avere dei genitori tanto distinti!" diceva Pippi soddisfatta. "E appena il mio papà si sarà costruito una barca, mi verrà a prendere, e così diventerò la principessa di una tribù negra. Urrà! Allora sì che ci divertiremo!"
Era stato proprio il padre di Pippi a comperare quella vecchia casa in mezzo al giardino, molti anni addietro. Contava di andarcisi a stabilire con Pippi quando fosse diventato troppo vecchio per continuare a navigare. Ma poi gli era capitata quella stupida cosa di volare in mare e Pippi, in attesa di vederlo ricomparire, puntò decisamente su Villa Villacolle, eleggendola a sua dimora per il futuro.
Quello era infatti il nome della casa che, ammobiliata e perfettamente sistemata, non attendeva che il suo arrivo.
Era una bella sera d'estate quando Pippi disse addio all'equipaggio della nave di suo padre: i marinai le volevano un gran bene, e un gran bene voleva loro Pippi.
"Addio, ragazzi!" disse Pippi, e li baciò ad uno ad uno in fronte.
"Non state in pensiero per me! Io me la cavo sempre!"



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