09 novembre 2024

I buoni libri

Con l'approssimarsi di festività o vacanze, abbondano per ogni dove i "consigli per gli acquisti" in libreria. 
Quali testi regalare per Natale? Quali romanzi portarsi in vacanza? 
Negli scaffali dei negozi e delle biblioteche abbondano best seller e proposte di vario genere; ma talvolta si tratta di "robaccia", e pare che in certi luoghi "letteratura" faccia rima con "spazzatura". 
Invece, quanto bene fa la lettura di un «buon libro». Don Bosco, che se ne intendeva, spese parole decisamente forti (ma anche molto poetiche) su questo tema: 

Carissimi figlioli, 
Quello che io intendo caldamente raccomandarvi, per la gloria di Dio e la salute delle anime, è la diffusione dei buoni libri. Io non esito a chiamare Divino questo mezzo... 
Il libro se da un lato non ha quella forza intrinseca della quale è fornita la parola viva, da altro lato presenta vantaggi in certe circostanze anche maggiori. 
Il buon libro entra persino nelle case ove non può entrare il sacerdote, è tollerato anche dai cattivi come memoria e come regalo. Presentandosi non arrossisce, trascurato non s'inquieta, letto insegna verità con calma, disprezzato non si lagna e lascia il rimorso che talora accende il desiderio di conoscere la verità: mentre esso è sempre pronto ad insegnarla. 
Talora rimane polveroso sopra un tavolino o in una biblioteca. Nessuno pensa a lui. 
Ma viene l'ora della solitudine, o della mestizia, o del dolore, o della noia, o della necessità di svago o dell'ansia dell'avvenire, e questo amico fedele depone la sua polvere, apre i suoi fogli... 


[Tratto da: San Giovanni Bosco - «Circolare ai Salesiani per la diffusione dei buoni libri» - 19 marzo 1885] 



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