25 luglio 2021

I romanzi del Bar Lume

Pineta è l'anonima cittadina del litorale toscano (località assolutamente immaginaria) che fa da sfondo ai romanzi di Antonio Malvaldi.

Il protagonista è Massimo Viviani, uomo intelligente e scontroso, anticonformista e ironico; depositata nel cassetto la laurea in matematica, è da anni titolare di un bar dal nome curioso (Bar Lume, appunto). Nel locale trascorrono gran parte delle proprie giornate quattro arzilli vecchietti: giocano a carte o a biliardo, discutono animatamente, e soprattuto si fanno i fatti altrui.

Ogni romanzo della serie racconta un delitto verificatosi a Pineta. Ovviamente la polizia indaga, ma non sempre trova il bandolo della matassa. Ogni volta è decisivo l'aiuto di Massimo e dei quattro ottuagenari, che osservando e deducendo, domandando e spettegolando, si trasformano di fatto in una formidabile squadra investigativa.

Al di là della trama gialla, sono accattivanti l'ambientazione delle storie, la genuinità dei personaggi, il linguaggio disseminato di toscanismi.

  • La briscola in cinque 
  • Il gioco delle tre carte 
  • Il re dei giochi 
  • La carta più alta 
  • Il telefono senza fili 
  • La battaglia navale 
  • A bocce ferme 
  • Sei casi al BarLume 
"Una tecnica fondamentale nella pratica professionale delle chiacchiere da bar consiste nell'opporre ad un dato di fatto o ad un ragionamento generale un controesempio adeguato, meglio se riferito ad accadimenti occorsi a parenti di primo grado preferibilmente scomparsi. La parentela, secondo tradizione orale in voga nel paese, garantisce in qualche modo non chiaro l'autenticità del fatto, e al tempo stesso la non disponibilità del protagonista dell'esempio causa decesso la rende difficilmente confutabile".


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