Paola Bonvicino ci ha accompagnati fino alla grande
Vigilia. Adesso augura a noi e alle nostre famiglie un Natale sereno, lieto,
caldo. E ricco di sorprese come il suo.
Il mattino seguente Paola ricevette numerose sorprese.
La prima fu il paesaggio che le si presentò allo sguardo non
appena aprì le persiane: nell’ultima parte della notte aveva ripreso a
nevicare, e ancora continuava a larghe falde. Nei luoghi in cui aveva vissuto
fino ad allora la neve era sempre stata un’eccezione, e comunque non le era mai
capitato di goderne proprio il giorno di Natale.
La seconda sorpresa furono alcune
telefonate di auguri che non si aspettava, e che andarono ad aggiungersi ai
biglietti ricevuti negli ultimi giorni: ex compagni di scuola, amiche di Roma,
e persino la tata di quand’era piccola. Si sentì colma di un lieto stupore: non
avrebbe mai immaginato che tanti si ricordassero ancora di lei, fino al punto
di scriverle o di telefonarle per Natale.
La terza sorpresa fu quanto trovò sotto
l’albero. Oltre ai doni ricevuti dai genitori, c’era anche il pacchettino di
Cecilia. Conteneva un buffo pupazzo di neve realizzato con la pasta di sale:
indossava una sciarpa di raso rosso e teneva fra le zampe un cartello con su
scritto “SCUSAMI”.
– Per te c’è anche questo – le disse
Stefano porgendole un tubo lungo quasi un metro, avvolto in carta blu
tempestata di stelle dorate. – Te lo manda la professoressa Ansaldi.
Il cuore prese a batterle veloce per
l’emozione. Aprì il biglietto allegato al pacco, e lesse: “Sereno Natale, piccola Galadriel. Arwen”.
Il lungo tubo era in realtà un poster
arrotolato; Paola lo svolse, e scoprì l’ingrandimento di una foto bellissima.
Riconobbe immediatamente la cascata del Favero, con il verde smeraldo dei
larici, il cielo terso di una giornata di fine estate, i bagliori del sole che
giocava con l’acqua. Doveva essere una foto scattata da Marta stessa proprio il
giorno della gita insieme fino alle sorgenti del Brandivino.
[Tratto da: “Tempo di cose nuove” di Laura Blandino]
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