In occasione di San Valentino, perché non
concedersi una piccola parentesi romantica?
Ecco una pagina che il romanzo Tempo di cose nuove riserva alla delicata storia fra Chiara e Luca.
Ecco una pagina che il romanzo Tempo di cose nuove riserva alla delicata storia fra Chiara e Luca.
Buona lettura (soprattutto a chi è innamorato, a
chi lo è stato, a chi vorrebbe esserlo).
Dopo cena passeggiarono mano nella mano a Trastevere, risalirono lungo via Garibaldi, e raggiunsero il Gianicolo. Da lassù il panorama era stupendo: si poteva abbracciare con lo sguardo tutta Roma illuminata.
Chiara si appoggiò al parapetto e rimase in silenzio a contemplare quello spettacolo. Era senza fiato: per lo stupore, per l’emozione, per la camminata in salita…
– Ti desidero – disse Luca, di punto in bianco.
– Eh? – Chiara si voltò verso di lui guardandolo inebetita.
– Ti desidero – ripeté, sorridendo divertito. Le luci di Roma gli si riflettevano sugli occhiali, sembrava che avesse le stelle intorno agli occhi.
– Che cosa vuoi dire?
– Quello che ho detto. In realtà ti desidero da tanto tempo, mi sei sempre piaciuta da morire. Però non mi sono mai sentito pronto per una storia seria; e tu non eri una ragazza da una botta e via.
– Nemmeno adesso lo sono.
– Certo che non lo sei! – Luca rise per l’equivoco, e la abbracciò con tenerezza – Sono io che sto cambiando, non tu!
Le prese il volto fra le mani, e si chinò verso le sue labbra.
Chiara si appoggiò al parapetto e rimase in silenzio a contemplare quello spettacolo. Era senza fiato: per lo stupore, per l’emozione, per la camminata in salita…
– Ti desidero – disse Luca, di punto in bianco.
– Eh? – Chiara si voltò verso di lui guardandolo inebetita.
– Ti desidero – ripeté, sorridendo divertito. Le luci di Roma gli si riflettevano sugli occhiali, sembrava che avesse le stelle intorno agli occhi.
– Che cosa vuoi dire?
– Quello che ho detto. In realtà ti desidero da tanto tempo, mi sei sempre piaciuta da morire. Però non mi sono mai sentito pronto per una storia seria; e tu non eri una ragazza da una botta e via.
– Nemmeno adesso lo sono.
– Certo che non lo sei! – Luca rise per l’equivoco, e la abbracciò con tenerezza – Sono io che sto cambiando, non tu!
Le prese il volto fra le mani, e si chinò verso le sue labbra.
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