«Sarà anche un oggetto antistorico, il libro, ma ha in sé tutta la potenza della trasmissione della storia, ed è per questo che ha ancora senso, oggi, per un quotidiano, portare in edicola tutte le settimane un supplemento dedicato ai libri».
Così esordisce nel suo editoriale Andrea Malaguti, direttore de La Stampa, per “festeggiare” il cinquantesimo compleanno di Tuttolibri: un settimanale che «è stato un protagonista della vita culturale italiana e continua a esserlo, ogni sabato, nella misura in cui fa del libro un tramite per comprendere il mondo».
Non posso non condividere un pensiero che suona come una dichiarazione d’amore per i libri, i quali «non sono un generico prodotto culturale, né soltanto un’occasione di dibattito, ma il minimo comun denominatore tra la vita accademica, il mondo della scuola e la cultura di un paese: sui libri si comincia a conoscere il mondo quando si è bambini, con i libri si cresce, grazie ai libri si cambia».

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