È stato chiesto all’Intelligenza Artificiale come "vede" Domitilla, partendo dalla descrizione che le pagine del romanzo fanno di lei.
Domitilla «aveva un visino delicato con il naso leggermente all’insù, e due begli occhi chiari che a volte sembravano grigi e a volte azzurri, a seconda della luce. I lunghi capelli castani erano dritti e ingovernabili, ma avevano riflessi dorati che li impreziosivano; durante i mesi estivi, sotto l’azione del sole, sembravano quasi biondi».
Indossava «un berrettino celeste e grigio, di lana grossa lavorata ai ferri, con un gran pompon azzurro sulla sommità», regalo improbabile della zia Clelia.
Domitilla «aveva un visino delicato con il naso leggermente all’insù, e due begli occhi chiari che a volte sembravano grigi e a volte azzurri, a seconda della luce. I lunghi capelli castani erano dritti e ingovernabili, ma avevano riflessi dorati che li impreziosivano; durante i mesi estivi, sotto l’azione del sole, sembravano quasi biondi».
Indossava «un berrettino celeste e grigio, di lana grossa lavorata ai ferri, con un gran pompon azzurro sulla sommità», regalo improbabile della zia Clelia.
Ed ecco il risultato…
[Laura Blandino - Il Capodanno di Domitilla - Edizioni Mimep Docete]
Nessun commento:
Posta un commento