La giovane Nori – che è una ragazza intelligente, nonostante l’apparente superficialità – sa osservare. E di fronte alla drammaticità inevitabile della vita umana, inizia a porsi domande che bruciano.
Tacqui, perché un nodo alla gola mi impediva di proseguire. Lucia rispettò quel silenzio; si limitò ad avvicinarsi un pochino di più a me. Eravamo entrambe appoggiate alla ringhiera della terrazza, e i nostri gomiti si toccavano. «E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna, e di lontan rivela serena ogni montagna». Davvero una bella luna argentata splendeva sulla città, posando discreti riflessi sul fiume e disegnando all'orizzonte i profili dei palazzi sul cielo scuro.
– Che senso ha? – chiesi, dopo aver inspirato profondamente – Che senso ha avere tanti amici, essere carina, andare a scuola, festeggiare il compleanno, trovare il merlo giusto, fare carriera, se poi si muore?
Lucia tacque ancora. Forse intuiva nella mia voce un accento nuovo, come un’inquietudine profonda che si faceva largo attraverso una crepa nella superficialità di sempre. Levò un braccio, e lo pose sulle mie spalle. Io mi lasciai abbracciare, e piansi un po’.
– Che senso ha? – chiesi, dopo aver inspirato profondamente – Che senso ha avere tanti amici, essere carina, andare a scuola, festeggiare il compleanno, trovare il merlo giusto, fare carriera, se poi si muore?
Lucia tacque ancora. Forse intuiva nella mia voce un accento nuovo, come un’inquietudine profonda che si faceva largo attraverso una crepa nella superficialità di sempre. Levò un braccio, e lo pose sulle mie spalle. Io mi lasciai abbracciare, e piansi un po’.
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