02 settembre 2019

Il rumore del mondo

Nella prima metà dell’ottocento Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta inglese, conosce Prospero di Vignon, nobile ufficiale piemontese di stanza a Londra. I due si sposano, ma presto la luna di miele londinese si interrompe: l’uomo deve rientrare a Torino. La giovane moglie lo raggiungerà dopo qualche settimana: una vita del tutto nuova avrà inizio per lei.
Durante il lungo viaggio dall'Inghilterra al Piemonte Anne si ammala di vaiolo, e la sua bellezza tragicamente sfiorisce. Quella che giungerà a Torino non sarà più la Anne di cui Prospero si era innamorato a Londra.
Apparentemente parrebbero esserci tutti gli ingredienti per un polpettone rosa piuttosto vintage; invece Il rumore del mondo è un romanzo potente, curatissimo, senza sbavature. Benedetta Cibrario ambienta il suo romanzo storico in un segmento importante di storia risorgimentale, e ricostruisce con sapienza lo spirito del tempo in tutte le sue sfaccettature: la politica e i costumi, la cultura e la morale.
Narrativa autentica.
Vi offro una pagina che descrive il disagio di Prospero quando Anne sta ormai per giungere a Torino. È il preludio di una vita coniugale tutt'altro che felice. Eppure, la giovane saprà affrontare la solitudine e trovare il suo posto nella vita.




Come a volte accade, Prospero non poteva sentire. Stava contemplando davanti a sé l’insondabile prospettiva che siamo abituati a chiamare futuro. Uno spazio vuoto, capace di dare le vertigini. Lo spazio reale invece – il guardaroba in cui i domestici stavano aprendo i bauli -  era ingombro di oggetti femminili. Annunciavano l’arrivo imminente di una donna. Un tipo particolare di donna: una moglie. Sua moglie.
Era un pensiero paralizzante. A Londra l’aveva voluta, desiderata e sposata. Non in quest’ordine, insomma, ma la somma dei fattori era davanti agli occhi, in quei bauli. Era un uomo sposato da poco più di tre mesi. Come mai, adesso, si sentiva così infastidito? Perché non riusciva a provare a Torino gli stessi sentimenti che aveva creduto di provare a Londra? C’era un grado di irrealtà con cui non era in grado di fare i conti.

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