Adaora Obi è una giovane donna nigeriana, approdata sulle coste italiane durante le prime ondate migratorie degli anni ottanta. Il romanzo la coglie dodici anni dopo, quando giunge a Cassanico in compagnia di un figlio preadolescente.
Pur ferita dalla vita, Adaora è pronta a combattere ancora. Non si arrende, perché desidera profondamente un esito di felicità per sé, e soprattutto per suo figlio.
Ricominciare da zero non è semplice; ma alcune novità – straordinarie e semplici ad un tempo – sono ormai dietro l’angolo. Adaora farà esperienza di alcuni incontri che imprimeranno una svolta profonda alla sua vita.
Il viaggio pareva interminabile. Il treno sferragliava lungo lo Stivale, mentre Adaora spingeva lo sguardo nel buio della notte, oltre il vetro del finestrino. Indossava una maglietta azzurra e la solita vecchia salopette di jeans: non era certo vestita all’ultima moda, ma a lei piaceva così. Era come se quella specie di tuta avesse il potere di proteggerla; e il tascone della pettorina era perfetto per custodire i documenti (quanto aveva dovuto lottare e soffrire, per averli!). Ma soprattutto, conciata così Adaora evitava di attirare gli sguardi degli uomini; il suo corpo giovane ne aveva calamitati fin troppi in un passato ormai lontano.
Gli altri passeggeri dello scompartimento si erano assopiti; anche Tom dormiva, con il capo appoggiato sul petto della madre. Lo scialle dorato circondava le spalle a entrambi e riparava le loro braccia nude dal fresco della notte.
“Ce la faremo, bambino mio – gli disse con il pensiero – Ce l’abbiamo sempre fatta! Adesso dormi, dormi sereno. Domani arriveremo nel nuovo mondo e ricominceremo a lottare insieme. Ma io continuerò a proteggerti, non permetterò mai alla vita di farti male”.
[Laura Blandino - Il velo dorato - Piccola Casa Editrice]
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