L’editore, nel presentare al pubblico Il velo dorato, l’ha definito «un’opera corale che ci restituisce un racconto di inciampi e disincanti, di gelosie e perdono, fino allo sbocciare di una speranza mai perduta».
Devo riconoscere che non avrei saputo esprimere meglio il senso e il respiro di questo romanzo. Ancora una volta, lo sguardo di chi legge riesce a superare in profondità quello di chi scrive.
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