27 gennaio 2023

Il palazzo delle donne

Sono approdata a "Il palazzo delle donne" grazie al suggerimento della bibliotecaria che - dopo anni - conosce evidentemente i miei gusti di lettrice. Nato dalla penna di Laetitia Colombani, il romanzo si snoda con delicatezza su due diversi piani narrativi.

Innanzi tutto c'è Solène, brillante avvocato nella Parigi dei giorni nostri, che precipita in una grave depressione per quello che oggi si usa definire burn out. Come supporto alla terapia, lo psicologo le consiglia un'esperienza di volontariato. Dopo molte resistenze Solène accetta il suggerimento, e varca la soglia di un grande edificio che ospita donne segnate dalla miseria, dallo sfruttamento, dai fallimenti. Ciò che Solène non si sarebbe mai aspettata, è di scoprire in quelle esistenze ferite qualcosa di se stessa, e delle proprie sconfitte.

Il secondo piano narrativo, che assume il sapore del romanzo storico, racconta la vicenda di Blanche Peyron: giovane donna appartenente all'Esercito della Salvezza, in una Parigi devastata dalla Grande Guerra, decide di spendere la propria esistenza per combattere - con piglio militare e sensibilità femminile a un tempo - la miseria che vede intorno a sé. Si rende conto del fatto che i pochi aiuti elargiti ai poveri sono destinati agli uomini, mentre per la popolazione femminile non restano nemmeno le briciole. Proprio alle donne, quindi, Blanche consacra tutti i suoi sforzi, affiancata dal marito Albin; e per questa causa sacrifica tempo, denaro, energie, salute. Quando scopre che in rue de Charonne è in vendita un intero albergo abbandonato, inizia un'attività instancabile per raccogliere i fondi necessari ad acquistarlo. Ci riesce nel 1925, e ne fa un luogo di accoglienza, destinato a ospitare le donne più povere. 

«...Blanche vede già il suo Palais de la Femme: un rifugio per tutte le donne maltrattate dalla vita ed emarginate dalla società. Una cittadella dove ognuna avrà uno spazio per sé, una camera calda, luminosa, comodamente arredata. Un chiostro di pace. Un palazzo dove medicare le proprie ferite e rialzarsi...»

È proprio quel "palazzo delle donne" in cui, quasi un secolo dopo, Solène troverà molte risposte alle sue inquietudini.



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