«...E meditò anche il suicidio, come aveva poi confessato a Oliviero: voleva rinunciare alla vita, dal momento che il mondo la lasciava in un disagio così assoluto. Ci pensò seriamente e si convinse che il suicidio era una fuga che non contrastava per niente con i princìpi morali che ella professava. Tutti ammettevano che si aiutassero gli esseri inutili e moribondi ad andarsene: ne erano una prova gli stabilimenti dell'eutanasia. Non poteva dunque andarsene anche lei, dal momento che la vita si presentava insopportabile?...»
[R. H. Benson - Il padrone del mondo]
Può piacere o destare perplessità, questo romanzo distopico pubblicato oltre un secolo fa (1907); ma non si può negare che offra spunti di riflessione interessanti. E, spesso, drammaticamente attuali.
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